Frustrazione2013, Monza Sono le 7.30 di mattina. Mario Valadier è in piedi, immobile, al centro della piazza principale di Monza, la città in cui abita. Alto, elegante, lo sguardo attento nell’esaminare l’ oggetto che tiene nel palmo della mano, sembra la statua di un nobile pensatore in procinto di annunciare una grande scoperta. Ma ancora una volta non ci sono certezze, solo dubbi; il bel volto è concentrato su quel che tiene in mano: il tappo rosso della boccetta di un profumo, il preferito di sua moglie Emma, e si chiede da dove, come e perché quell’indizio gli sia arrivato adesso. Turbato da quanto gli è appena capitato si guarda intorno, freneticamente, catturando particolari insignificanti che emergono dalla folla di genitori arrivati come lui a quell’ora per accompagnare i figli

