Sorveglianza e attesa2013, Londra La cenere della sigaretta che Anna tiene tra le dita cade sulla leggera stoffa dell’impermeabile beige. “Porca miseria” impreca silenziosamente scostandola subito con la mano. “Mi ero distratta. Speriamo di non aver bucato la stoffa. No, per fortuna è tutto a posto” conclude schiacciando il mozzicone nel posacenere. “Ha spento le luci esterne” constata poi, sempre tenendo d’occhio l’attico di Emma. “Non mi pare di avere notato nessuno oltre a lei. Per quanto posso vedere da qui. Quelle dannate schermature funzionano veramente, la visuale dal basso è ridotta quasi a zero. Forse ci abita da sola, anche se mi sembra assai poco probabile: qualcuno deve averla aiutata a orchestrare la fuga e a impossessarsi delle fortune della Scardi. Perché è sicuramente ques

