Un invito a pranzo L’ospite di Ambrogio abitava in un appartamento situato all’interno di un antico palazzo signorile che si ergeva alla periferia della città lungo un viale alberato, in posizione un poco elevata. Una bella zona: tranquilla, elegante e un po’ demodé. Dopo aver timidamente suonato il campanello e atteso per svariati minuti, Ambrogio si trovò davanti un cameriere in giacca bianca e guanti immacolati, il quale, con un inchino falsamente ossequioso, lo invitò a entrare. L’interno dell’abitazione, arredata sobriamente, ma con gusto raffinato, si presentava con pareti letteralmente tappezzate da un numero impressionante di quadri di diverse dimensioni, firmati da artisti celebri del presente e del passato. Questa miscellanea di autori, questo forzato accostamento di stili, di e

