Don Felice
Quando don Felice fece il suo ingresso solenne come nuovo prevosto della prepositura del paese, nessuno, in coscienza, avrebbe potuto supporre che per la gran parte degli abitanti quel momento avrebbe segnato l’inizio di un cambiamento notevolissimo.
La cerimonia dell’insediamento non uscì dai binari della consuetudine. Vi fu in chiesa una messa solenne concelebrata da tre sacerdoti provenienti da paesi vicini, cantata (e neanche tanto male) dalla striminzita corale della parrocchia; vi fu la presentazione al popolo del nuovo parroco, fatta con voce accorata e monocorde; vi fu infine il brevissimo discorso di ringraziamento, pronunciato dal festeggiato con voce gradevole e suadente.
Coloro che assistevano alla cerimonia, in particolare le donne, avevano subito notato che il n
