Capitolo 4

1121 Words
Ember Non ho smesso di correre fino a quando non ho raggiunto la sponda del fiume. Mi fermo, poi inizio lentamente a camminare verso il tronco caduto dove mi piace sedermi. Questo è l'unico posto dove sento un po' di pace, un po' di sicurezza...Il fiume scorre più lentamente qui, sopra le piccole rocce. L'acqua è così limpida che si può vedere dritto fino ai ciottoli sul fondo. Amo il suono che scorre e si infrange sulle rocce, ogni tanto si possono persino sentire i pesci saltare. Ascoltando i suoni del fiume e della foresta attorno a me, penso agli eventi della giornata. Che giornata. Non riesco a credere di essere stata così imprudente oggi.Come ho fatto ad addormentarmi così profondamente? E per così tanto tempo? So fin troppo bene che lo spray non copre il mio odore cosi bene, o a lungo, come all'inizio, ma ora dura a malapena un'ora. Non capisco perché. Dovrebbe durare almeno due ore. Ci sono solo poche ragioni per cui non dura...La strega da cui l'ho comprato mi ha detto che, man mano che invecchiavo, avrebbe funzionato sempre meno perché sarei entrata nella vita adulta, dove il mio odore aveva più peso rispetto alla semplice ricerca del mio compagno. Poi c'era la possibilità che mi stessi avvicinando al mio primo calore. Spero quella non sia la ragione.Una volta in calore, ogni maschio intorno lo saprà. Anche Blaze.Non potrò nascondermi da loro.Perfino la mia biologia mi tradisce e mi odia. "L'ha quasi capito", dice Willow senza neanche provare a nascondere la sua eccitazione. "Lo so" "Lo capirà presto".Non ha torto, ora che il seme è stato piantato, avrà domande. Lei vorrebbe tanto che Blaze lo scoprisse in modo che possa stare con il suo compagno, ma non posso permettere che ciò accada. Mi sono nascosta per quattro anni adesso. Ricordo la prima volta che l'ho visto.Non riesco ancora a capire come sia riuscita a vederlo e sapere che era il mio compagno, e non aveva alcuna idea.Suppongo di non valere davvero nulla. Il mio primo giorno alla Jefferson High.In qualche modo sono riuscita a convincere mio papà a farmi frequentare la scuola. Sono in piedi nell'ufficio quando la porta si apre e un profumo incredibile di sandalo e lavanda invade la stanza e il mio naso.Mi giro di scatto e vedo il ragazzo più bello passare, i suoi capelli scuri color cioccolato con sfumature di rosso, i suoi occhi sono limpidi e azzurri come le acque ghiacciate dell'Islanda. È alto, almeno sei piedi, e sembra così forte. "Amico"; Quella sola parola di Willow mi fa entrare nel panico.Non può essere nostro amico.Sembra forte... Troppo forte, ci farà tanto male... Ci ucciderà anche senza il bisogno del suo lupo, per farlo. Decido, quindi, di capire come nascondermi prima che lui mi veda.Sono scappata via per la prima volta quel giorno, per nascondermi da lui. Da quel giorno è esattamente quello che ho fatto.Dev'essere in grado di sentire e vedere il mio sguardo per sapere chi sono.Ecco perché mi preoccupo di tenere nascosto il mio odore e il mio viso dietro ai capelli e il cappuccio.All'inizio, non sapevo che lui fosse il prossimo Alfa, ma dopo alcuni giorni in fondo alla classe, ascoltando, non è stato difficile capirlo.Una scoperto, sapevo che man mano che invecchiavamo, il solo guardarmi, avrebbe potuto scatenare il suo lupo.Quindi ho fatto tutto il possibile per cambiare le mie lezioni, arrivare presto, ritornare tardi, e sono persino arrivata a nascondermi dopo aver preso il pranzo.Stavo facendo bene... fino a oggi. "Non sai che lui sarà come papà, potrebbe salvarci", sussurra Willow. "Lui è l'Alfa, sarà possessivo, o almeno il doppio più forte... Cosa pensi succederà quando infrangeremo le regole o sbaglieremo? O, cosa succederà quando vedrà quanto siamo senza valore e brutte? Cosa succede quando saremo di mezzo?" "Non sai se lui sarà così!" , Mi urla contro. "Siamo deboli. Siamo stati affamati e rinchiusi. Questo corpo è disgustoso e coperto di cicatrici e lividi.Per l'amor del cielo, non riusciamo nemmeno più a trasformarci, siamo distrutti.Che genere di compagni saremmo? Niente come siamo ora, proprio come lui ci ha reso... Finirebbe col picchiarci o rifiutarci, e lo sai". Tutto quello che fa è piagnucolare e lamentarsi nella mia testa e poi ritorna nella mia mente.Lei sa che ho ragione.Saperlo mi fa venir voglia di piangere.Ho imparato a conviverci.Alla fine so cosa sono e chi, non c'è speranza in questa situazione.Onestamente, potrei conviverci con le percosse, ma ciò che non riesco a sopportare è il dolore mentale di essere ricordata a un'altra persona, specialmente a qualcuno che dovrebbe amarmi... Proprio come mio padre avrebbe dovuto amarmi.Come avrebbe dovuto amare mia madre. Suppongo che questo sia veramente l'amore, arriva con il dolore, ossa rotte, ferite e lividi. Blaze La giornata scorreva dolorosamente lenta.Ho mandato il mio beta a casa per iniziare la ricerca. L'unico motivo per cui sono rimasto a scuola era per chiedere a tutti se conoscevano la ragazza di nome Ember dai capelli argentati. Ho scoperto rapidamente che nessuno sapeva chi fosse.Nessuno sembrava ricordarsi di lei in quel momento.Nessuno... Mi ha lasciato una sensazione pesante... "Non sono nulla, non sono nessuno", Ma lei non era nessuno, era qualcuno. Entrando nel portone del magazzino, mi dirigo nella mia stanza, aspettando che Mark mi raggiunga.Perché non riesco a togliermi questa ragazza dalla testa?Tutto ciò che ho visto di lei sono stati suoi capelli e dove essi finivano, sul suo sedere. Sorrido tra me e me pensando a quanto sia perfettamente formosa vista da dietro, fianchi perfetti da afferrare e un fondoschiena e cosce da urlo.Tutto quello che voglio fare è afferrarla e... Scuoto rapidamente la testa per allontanarmi dai miei pensieri.Perché sto pensando così?Devo concentrarmi nel capire chi sia.Avresti pensato che i capelli argentei mi avrebbero aiutato, non è normale... Mi chiedo se sono morbidi come sembrano... Cosa diavolo mi succede. "BLAZE!" Mark urla nell'orecchio. "Cosa" sbottò, coprendo il mio orecchio appena assalito. "Amico, ti sto chiamando da almeno 5 minuti", "Scusa amico, non so dove sia la mia testa in questo momento" "Sì, che lo sai. La tua mente è da Ember" ,Haze risuona nella mia testa. "Zitto, anche tu la vuoi conoscere tanto quanto me" sbottando ad Haze. "Sì, lo voglio. Io... io... io..." "E buttalo fuori una volta per tutte,Haze! Cosa ti succede oggi" "È speciale, sento una pressione, un richiamo, penso che sia la mia metà."Sono scioccato dalle sue parole. "Potrebbe esserlo?" "Non ne sono sicuro. Non riuscivo a sentire molto il suo odore, ho bisogno di vedere il suo viso, devo conoscerla." Haze mi sussurra. "Quindi il suo cognome è Ren.Ho un suo possibile indirizzo. Vuoi..." Interrompo le parole di Mark saltando in piedi, prendendo le mie chiavi e dicendo: "Andiamo"
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