III. “POMERIGGIO DI UNA DRIADE”Fleur nascondeva ancora con molta grazia buona parte di quello che Michael chiamava l’“undicesimo baronetto”, atteso ormai nello spazio di due mesi. Pareva ch’ella si stesse dedicando, anima e corpo, alla tranquilla e costante preparazione dell’erede. Michael sapeva che, sin dal principio, seguendo le istruzioni di sua madre, lei aveva cercato di influenzarne il sesso, ripetendosi, ogni sera prima d’addormentarsi e ogni mattino svegliandosi, le parole: “A ogni giorno che passa, sempre più maschio diventa”, per modificare il subconscio che, come tutti dicevano ormai, regolava il corso degli eventi; e si asteneva invece dalle parole: “Voglio che sia un maschio” che, dicevano, suscitando una reazione, avrebbero forse prodotto una femminuccia. Michael notava che
