“Che dici?” lo rimproverò senza abbassare la voce. “Alla fine è andata bene, ho molte conoscenze e poi era un affare da non perdere.”
“Verissimo,” quasi urlarono Marisa e Antonia dall’altra stanza.
“Non ci posso credere... anche voi?”
“Ma dai, Ascanio, solo alcune erbe sono oppiacee, la papagna, per esempio…” disse Antonia continuando a girare le carte dei tarocchi sul tavolino.
“Praticamente collaboro con delle tossiche e delle fattucchiere!”
“Quanto sei tragico, eppure mi pareva ti piacessero molto le nostre torte fatte con i fiori.”
“Ditemi che non è vero!” Ascanio scosse la testa.
“Crema di zafferano con farina di miglio,” il tono solenne di Sara spostò l’attenzione sulla ricetta del diario, “scorza d’arancia, pepe garofanato, nocciole e, per colorare la glassa, ha usato il succ
