Prendendo al padre cappello e pastrano, lo fece mettere col dorso verso il caminetto, ravvivò il fuoco col soffietto, gridò giù per le scale che portassero un altro coperto e dell’altra anatra selvatica. E mentre gridava, gli parve a un tratto di sentirsi male. L’affetto che aveva per suo padre era la ragione per cui lo temeva. E al vecchio Jolyon, che aveva un grande affetto per il figlio, non spiaceva starsene lì a riscaldarsi le gambe e ad attendere. Mangiarono l’anatra selvatica, bevvero il chiaretto, parlando del tempo, e del più e del meno. Quand’ebbero finito, il piccolo Jolyon disse: «Fuma, babbo», e il cuore cercava di scappargli, giù fin nel pavimento. Il vecchio Jolyon tagliò la punta a un sigaro, ne diede un altro al figlio, e s’accomodò nella vecchia poltrona di cuoio, da u

