Coi capelli scuri, gli occhiali e i baffetti appena accennati, a Marina quasi faceva tenerezza, come un gattino in cerca della mamma. Era l’unico dell’intera trasmissione che non avesse un truccatore, l’unico che si scegliesse i vestiti da sé. I produttori erano stati chiari, volevano una persona comune. Carlo in quello era davvero un fuoriclasse: non era soltanto comune, era persino patetico. La camiciola a quadrettoni mandava un riverbero accecante direttamente nella videocamera, come la dentiera del presentatore. In quel preciso momento, i suoi denti lampeggiarono sullo schermo abbagliando tutti i presenti, mentre la sua bocca leggeva la prima domanda. “Qual è la capitale della Papua Nuova Guinea?” “Port Moresby.” L’applauso travolse il salotto e Ugo gettò le braccia al collo di sua

