«Allora facciamo un po’ di conversazione frivola, vuoi? Vieni qui spesso?» Metto su un sorriso da vincitrice di Grammy, più coraggiosa ora che lo specchio davanti a noi è il nostro mezzo di comunicazione. Non che duri a lungo. Gunnr si volta verso di me, intrappolandomi in quegli occhi splendidi e, dannazione, qualcuno deve aver acceso i riscaldamenti qui dentro. Le fiamme mi lambiscono la pelle, cominciando dalla punta dei piedi, muovendo fino alle mie cosce e tra di esse. Quasi mi viene da gemere. «No, niente conversazione frivola.» Si piega in avanti e se muovessi la testa faremmo contatto con le guance. La musica non è così rumorosa al bar da aver bisogno di parlare da questa distanza. Ma lui lo fa lo stesso. Brucio come una fenice che risorga dalle ceneri al suono della sua vo

