Vita nel bosco. Elara

OSTARA 2013 {Paragrafo 4}

[MIKE]

Terminai di parlare con Logan, spiegandogli che al nostro gruppo si sarebbero probabilmente unite anche Bella, Dunia e Dimitrie, lupi che lui conosceva tramite la cerchia di amicizie della Rupe.

Bella infatti faceva coppia fissa da più primavere con un altro Alfa, Björn e spesso ci era capitato di incontrarli assieme.

Lo sguardo di Logan cambiò, quando sentì il nome di Dimitrie, diventando preoccupato.

"Logan è solo Dimitrie. Non sto nominando un beta e non vivrà qui con noi né lui né le ragazze, mi hanno solo chiesto di poter usare la casa nel caso avessero bisogno."

Gli passai la mano sulla spalla e lui mi guardò.

"Quindi casa nostra diventerà una casa di un Branco?"

Mi chiese, giustamente.

"Non c'è alcun Branco, anche se tu ti ostini a chiamarmi "Capo", vengono semplicemente a trovarci.

Stai tranquillo, va tutto bene, se cambiasse qualcosa saresti il primo a cui lo direi."

Mi sentii tirare il dito indice ed abbassare lo sguardo.

"Ma che bella signorina, ci siamo già preparate?"

Le chiesi, vedendo Elara già impacchettata, con cappellino rosa e cappottino blu reale.

Mi tese le braccia e sorrisi: era una sensazione strana ma molto, molto bella quando tendeva verso di me le braccia, come se io fossi il suo unico punto di riferimento.

Allungai le mie e la tirai su senza alcuno sforzo, posandola sul mio fianco e le baciai la fronte.

Si strinse a me e sorrise a Logan.

"James dise che plendelà il peluche più gande!"

Logan lo guardó male.

"Ah sì, ha detto proprio così quel soldo di cacio? Vedremo!"

Esclamò guardando nella direzione di James, che se la Rise di gusto.

Ci avviamo verso il luna park che era arrivato poco distante da casa, giorni fa, proprio come aveva detto il cucciolo di casa.

Quel posto era gremito di lupi, che si divertivano e passavano una bella serata.

C'erano anche alcune delle nostre vecchie conoscenze che ci guardavano con aria curiosa

Tre i ragazzi di cui uno con una bambina in braccio: probabilmente si ipotizzò che avessi fatto danno.

Arrivammo all'ingresso, pagando un biglietto per due adulti e due bambini ed entrammo.

La nana si illuminò alla vista di tutte quelle luci colorate.

"Bene, che giostre vuoi fare?" le chiesi guardandomi attorno.

Solitamente al luna park ci portavamo le ragazze e le uniche giostre che conoscevo sia io che Logan erano quelle appartate, isolate per coppiette in cerca di intimità.

Logan mi guardò ridacchiando, leggendomi la mente.

"Decisamente no, Capo.

in linea di logica, dovremmo andare nel lato opposto a dove andiamo di solito!"

Disse indicando una fila di piccoli lupacchiotti che andavano verso destra, con in mano popcorn e zucchero filato.

James guardò le macchinine da scontro.

Lo spinsi verso queste e lui corse ridendo in centro pista a scegliere una macchinina.

Alla fine quel bambino non aveva avuto un'infanzia.

Anche io e Logan andammo con lui, Logan con James e io con Elara, stretta forte sulle mie ginocchia, mentre cominciamo a guidare e a scontrarci tra le risate.

Finito il giro scendevo e camminammo fra la folla, prendemmo dello zucchero filato e lo facemmo vedere ad Elle.

"Nuboletta!"

Esclamò ritengo guardandoci felice.

"È una nuvoletta magica sai?"

Le disse Logan.

"Prendine un pezzo e mangialo!"

Le dissi io.

Lei incuriosito e mi ascoltò e poi sorrise portando alla bocca un pezzettino di zucchero filato.

"È una nuboletta dolse!"

Disse contenta e scoppiamo a ridere tutti, camminiamo ancora fino a ritrovarci alla giostra dei cavalli.

"Un puniconno!"

Urlò improvvisamente lei, puntando il dito verso una giostra.

"Un che?"

Chiedemmo noi all'unisono.

"Un unicorno!"

Esclamammo io e Logan, guardando alla nostra destra, seguendo le indicazioni del suo ditino.

Da quando c'era Elara nella nostra vita, il modo di parlare all'unisono mio e di Logan si era particolarmente acutizzato.

"Un puniconno! S'è la ziostlina dei puniconni!"

"Certo, che domande, la giostrina degli unicorni! Una principessa non può non farci un giro!"

Disse Logan ed io lo guardai ridendo.

Guardammo insieme James, che era rimasto in silenzio.

"James, vuoi portarla tu? Io il Logan siamo troppo alti per stare sulla giostra, magari potresti farlo tu, ci faresti davvero un favore!"

Dissi guardando Logan, che annuiva convinto, reggendomi il gioco.

Soldo di cacio si illuminò di orgoglio.

"Certo! Si, la porterò io! Posso slaire su un unicorno, vero? Per controllare che sia sicuro!"

Logan rispose per primo.

"Era esattamente quello che si aspettava Mike, la sicurezza innanzitutto!"

Disse facendomi l'occhiolino.

Passai Elle a James e restai con Logan fuori la transenna, senza mai perdere d'occhio i due.

"Delle volte dimentico che è brutto non essere stati bambini."

Disse Logan serio.

"Forse perché la mia infanzia è fatta di calci e pugni, mia madre non era proprio quello che si dice una madre premurosa ed amorevole."

Si lasciò sfuggire, raccontandomi di sé.

Intanto la giostra aveva iniziato il suo giro e in due salutammo James e la piccola con la mano, con la pressione di due genitori pancini, sorridendo mentre vedemmo James che cercava di nascondere quanto si stesse divertendo, ma la sua espressione lo tradiva.

"Mi ripeteva che ero stata la sua rovina.

Non ho nessun bel ricordo di quando ero piccolo, mi picchiava e rovesciava su di me la sua insoddisfazione.

Non so neanche chi sia mio padre. L'uomo che viveva con lei diceva che ero il frutto di un tradimento, che sarebbe stato meglio se mia madre mi avesse lasciato nel bosco appena nato e qualche volta, Capo, gli ho dato ragione.

Per questo me ne sono andato, rinnegando il branco dove sono nato e diventando un Omega senza casa e famiglia."

Ascoltai Logan, con un incredibile voglia di spaccare la testa a quel tizio.

Passai un braccio sulle spalle del mio amico.

"Non pensarci più, Logan.

Ora sei con me e sei la mia famiglia e io sono la tua.

E poi ora come ora, non mi puoi lasciare nella merda!"

Dissi ridendo con lui, guardando la giostra con i nostri cuccioli sopra che ridevano divertiti.

"Recuperiamo nana e cucciolo e andiamo a sparare? Vediamo se riusciamo a vincere qualche peluche o non potremmo tornare a casa stasera!"