Lui arretrò alzando nuovamente le mani ed abbassò gli occhi al pavimento in segno di sottomissione.
Ma da quando noi avevamo questo modo di agire in maniera così gerarchica?
E perché Logan abbassava gli occhi in maniera formale, con me?
"Logan."
Chiamò lei.
Avevo la gola in fiamme, come succedeva ogni qualvolta litigavo con lei.
E ora quella sensazione si era propagata fino allo stomaco, come se avessi una gastrite.
Guardai lui che era fermo sulla porta e mi guardava di rimando.
"Capo, tu hai bisogno di una doccia e di mangiare qualcosa, resto io con lei, domani vedrai che le sarà passata, ti puoi fidare di me.
Senti, lascio la porta aperta e mi metto una maglietta."
🐺 OH, QUESTO RAGAZZO RAGIONA PIÙ DI TE AL MOMENTO, PUZZIAMO DI SESSO, NON POSSIAMO STARE CON LEI. STAREBBE MALE ANCHE SOLO STANDO NELLA NOSTRA STESSA STANZA.
NOI LA TRADIAMO, LEI SOFFRE MA POI ANCHE NOI PAGHIAMO IL PREZZO: DOBBIAMO STARLE LONTANO.
Sentii Giove decretare con certezza.
"E va bene!"
Sbottai incarognito tra i buoni propositi di Logan e la paternale di Giove.
Mi avvicinai di poco alla porta ed entrai di sbieco con la parte superiore del corpo.
"Per quanto possa valere, mi dispiace, Scricciolo.
Mi dispiace da morire."
Riuscii solo a dire.
"Elle... sei in collera con me?"
Chiesi.
"Daor."
Sussurrò lei sottovoce e sorrisi leggermente sollevato.
Mi aveva detto di no in antico Valyriano, se usava quella lingua non doveva avercela con me tanto.
"Entra."
Dissi guardando Logan.
"Apri la prima anta dell'armadio, ci sono le mie magliette.
Prendine una a caso, sono tutte pulite."
Spiegai, guardandolo.
Lui prese coraggio ed entrò nella stanza, seguendo le mie indicazioni.
Ne prese una e me la mostrò, mentre Elara ci guardava in silenzio.
"Logan, quella è una canotta.
Ti ho detto una t-shirt, sono a sinistra dello stand, hanno le mezze maniche le t-shirt!"
Gli spiegai piccato, alzando il braccio indicando la parte giusta dell'armadio.
Trovò una t-shirt nera e la infilò sopra il pantalone della tuta beige e mi guardò come se attendesse il mio consenso ed io annuii.
Ci guardammo, io non me ne andavo e lui non era così scemo da entrare nel letto con me ancora nella stanza.
"Mi cambierai il letto e mi laverai tu le lenzuola!."
Gli dissi allineando le due arcate dentali, stringendo i molari in un movimento nervoso.
"Dormirò in camera tua."
Gli dissi uscendo dalla stanza dopo aver dato un altro sguardo a lui e a lei, che si era messa a pancia in giù con un cuscino sulla testa.
Lasciai la porta aperta e scesi i gradini lentamente.
"Ho chiuso con la Rupe, io."
Maledetto udito da lupo, sentii chiaramente il rumore del materasso cedere sotto il peso di Logan.
Fu l'ennesima coltellata quella sera.
Arrivai alla fine delle scale, sentii lo schiocco di un bacio e un respiro.
Era decisamente troppo, dovevo uscire da quel posto.
Uscii fuori in giardino: c'era la luna piena, nella costellazione del Toro. Alzai gli occhi, individuando l'ammasso stellare delle Pleiadi, le stelle dal quale prendeva il nome il clan di mia madre.
🐺 È GIOVEDÌ. È SEMPRE GIOVEDÌ.
Riflettei sulle parole di Giove.
💭 So dove vuoi arrivare.
Era un giovedì quando Elara arrivò da noi. Ed era di giovedì anche la sua prima manifestazione di malessere se io avevo contatti con altre.
🐺 È LA NOSTRA LUNA.
💭 Oh addirittura, da Stella siamo passati a Luna ora.
🐺 È UNA LUNA DI GIOVE, QUESTO LO DICE L'ASTROLOGIA. ED ANCHE NOI.
💭 Tu ultimamente dici cose a caso e sembri un disco rotto.
Andai sotto l'albero dove era appeso il sacco da boxe e tirai un destro, seguito da una scarica di pugni.
🐺 AVANTI, NON FARE COSÌ.
💭 Giove, mollami.
🐺 CI DOBBIAMO SOLO ABITUARE. LOGAN NON È CONNESSO TOTALMENTE A BESTIA, NON SONO ANCORA IN SIMBIOSI COME NOI.
È INNOCUO, PER ORA.
SFOGATI, NE ABBIAMO BISOGNO.
💭 Che vuol dire "per ora?"
🐺TE LO DIRÒ QUANDO AMMETTERAI QUELLO CHE NON VUOI AMMETTERE NEANCHE A TE STESSO.
💭 Non sono in vena di scherzetti.
Parla o ritirati.
🐺 *silenzio*
Tirai un calcio rabbioso al sacco, colpendolo con la tibia.
Dopo un paio d'ore, rientrai in casa.
Mi ero rotto le nocche a furia di prendere a pugni il sacco.
Ero devastato, non sapevo se Elara avesse o meno voluto vedermi al suo risveglio.
Mi rendevo conto che sembravo ossessionato, ma non riuscivo a comportarmi in altro modo.
Mi sentivo morire e sentire le ossa rompersi sotto i colpi inferti al sacco mi procurava solo che piacere: volevo solo sentire dolore, come se soffrendo io potessi compensare quello che aveva patito lei.
Se pensavo che le avevo inferto qualcosa di ancora più forte del dolore che sentivo alle mani, senza neanche la protezione di un lupo che la aiutasse a guarire, mi sentivo malissimo.
Le mie ferite sarebbero guarite nel giro di un paio d'ore, ma le sue?
Che cosa le avevo creato inconsapevolmente?
Io ero a crogiolarmi nel piacere e nel divertimento e lei era nel dolore, per colpa mia.
La Dea Luna era stata proprio ingiusta, in questo.
"Mai più la Rupe, mai più.
Parola mia.
Lo giuriamo sulla Dea Luna, Giove. Mai più.
🐺 MAI PIÙ.
Alla fine, mi diressi verso la camera da letto di Logan.
Aprii la porta, ed entrai.
Ci ero già stato altre volte, quando io e lui giocavamo ai videogiochi o semplicemente passavamo i pomeriggi a chiacchierare.
Ma non ero mai stato lì da solo.
Avevo bisogno di una doccia.
Andai nel bagno, mi spoglia ed aprii la doccia, lasciando che l'acqua calda allentasse la tensione sulle mie spalle.
Presi un bagnoschiuma verde tra quelli che erano disponibili e mi insaponai, strofinando la pelle energicamente come se inconsciamente volessi togliere da dosso ogni odore che non fosse il mio.
Finita la doccia, mi avvolsi in un telo pulito e mi guardai allo specchio.
Avevo piccoli graffi sparsi sul petto.
Passai una salvietta sui capelli e cercai un pettine, aprendo a caso le ante del mobile del bagno.
Trovai una boccetta di profumo: la riconobbi, era un regalo per lui da parte di Elle, per lo scorso natale.
"Bear - Eau de parfum - Wolf Brothers"
Glielo regalò perché quel profumo aveva un po' di tutti noi.
"Orso, Lupo e sentori di cannella."
Noi tre.
Sempre noi tre.
Mi resi conto che vivevamo praticamente in simbiosi da sempre, senza volerlo.
Scossi la testa, chiudendo l'anta del mobile.
Ero stato ingiusto, Logan aveva badato a lei ed io stavo per spaccargli la faccia, constatai mortificato, rendendomi conto di quanto avessi agito sopra le righe.
Ero geloso, mi pesava ammetterlo ma era così.
Ed ero un ipocrita.
🐺 ALLUIA!
💭 ....
🐺 NON ERA DIFFICILE DA AMMETTERE.
💭 Che sono un ipocrita?
🐺 ...
💭 Fa male ammetterlo, lo sai.
Lei andrà via. La perderemo, Giove.
Sospirai guardandomi allo specchio.
🐺 SOLO SE TU NON AGISCI.