Libera uscita. {Paragrafo 6}

1339 Words
+ 18 🔞 ➡️ QUESTO PARAGRAFO PARLA DI MIKE E CONTIENE SCENE DI SESSO E VIOLENZA. ➡️ SE NON SI HA PIACERE LEGGERLE, È POSSIBILE SALTARLE E PASSARE AL PUNTO DI VISTA DI LOGAN. ➡️ LA TRAMA SARA COMUNQUE COMPRENSIBILE CHE LO SI LEGGA O NO. ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• {MIKE} Lei posò una mano sul mio fianco e la strinse, iniziò a toccarsi infilando una mano tra le sue gambe e gemeva avendomi in bocca, facendomi percepire il suo piacere. Non mi trattenni per niente, mi lasciai andare e con due spinte ben assestate le venne in bocca e sul viso, mentre a tratti lei ancora mi succhiava ingorda di piacere e lussuria. Presi fiato stendendomi per un minuto e lei fece per alzarsi. La bloccai tenendole una spalla, dove pensava di andare? La voltai sotto di me mettendola a quattro zampe e lei sorridente si mosse contro i miei fianchi con i glutei, poi sospirò capendo che l'avrei presa e mi guardò meglio. La luce della luna finalmente ci illuminava quel tanto da farle capire meglio chi fossi, visto che i miei occhi divennero azzurri. "Sei di sangue reale!" Sussurrò stupita e eccitata, perdendosi nei sospiri, mentre io presi un preservativo dalla tasca del pantalone della tuta e lo estrassi dal suo involucro, dopo averlo aperto con i denti, facendo attenzione. Lo lisciai per bene sulla mia erezione, sputai su una mano ed infilai le dita dentro di lei, già bagnata alzandole semplicemente il vestito, scoprendo che non aveva intimo. Come risposta si abbassò ancora di più aprendo le gambe ed alzando i fianchi verso di me. La guardai soddisfatto, lasciando che si muovesse nella mia direzione per farle assaporare l'attesa e sorrisi beffardo. Mi avvicinai e la penetrai, facendo scivolare la mia erezione in lei che provo a scansarsi, ma la presa salda sui suoi fianchi delle mie mani la tenne ferma. Gemette e si voltò a guardarmi. Iniziai a muovermi dentro di lei, ritmicamente, incalzando il ritmo sui suoi sospiri sempre più vicini. Inizio a stringermi, sentivo la sua carne fremere contro la mia mentre alternava gemiti di piacere a gemiti di dolore quando spingevo troppo in fondo. "Scopami!... Scopami!..." Chiese tra i sospiri e si contrasse, in un gemito soffocato. Affondai in lei più volte fino a venire anche io, quando lei era ormai già nelle sue ultime scariche di piacere. Mi spinsi in lei così tanto che le avevo fatto lasciare dei solchi a terra con le ginocchia, constatai rendendomi conto di non essermi per nulla regolato, ma non uscivo da mesi e avevo veramente una gran voglia. Non avevo finito, la trattenni sotto di me con le mani sui fianchi e mi spinsi in lei nuovamente, contraendomi riversando in lei le ultime gocce di piacere ed alla fine lei cedette, si accasciò sotto di me ed io la seguì, uscendo da lei per mettermi steso sulla schiena. Ci voleva, ero decisamente più rilassato. Lei fece lo stesso, riposandosi per qualche istante, poi si girò, si ricompose mettendo i seni nel reggiseno e se ne andò ridendo, in cerca probabilmente di altri. Sfilai il preservativo e lo misi in tasca in una bustina che avevo portato apposta. Non ero scemo, sapevo che avrei avuto avere varie compagne stanotte e non volevo lasciare niente in giro né per la foresta né in qualche lupa. Probabilmente mi avrebbe indicato a qualche sua amica, così restai lì, in pace col mondo rilassato sull'erba a guardare le stelle. Il silenzio nella notte era interrotto solo da qualche risata che mi arrivava in lontananza e da qualche gufo che probabilmente era appollaiato sugli alberi sopra di me. 🐺 LUPO CHIAMA ALLHA, RISPONDI ALPHA. 💭 Smettila. 🐺 NON VOLEVO INTERROMPERE NULLA. 💭 No, infatti sei stato discreto. Sei apparto venti secondi dopo. 🐺 NO, SEI TU CHE HAI ABBASSATO LA GUARDIA. 💭 Smettila. 🐺 AH FAI PURE IL VAGO, MA IO LO SO DOVE TI FINISCONO I PENSIERI, QUANDO GUARDI LE STELLE. 💭 Non avevo chiesto una tregua io, almeno stanotte? 🐺 PERCHÉ? TROPPO DIFFICILE AMMETTERE CHE PENSI A... AH, UN'ALTRA SCOCCIATR.... Spensi il collegamento con Giove senza lasciare che terminasse la frase quando mi ritrovai addosso una ragazza con i capelli lunghi e ricci, chiari anche se non la vedevo molto bene dato che una nuvola aveva oscurato la luna. Mi accarezzò il petto, seguendo con gli indici i miei pettorali e mi guardò in viso, probabilmente cercando di capire i miei lineamenti. A mia volta, la guardai, posandole semplicemente le mani sui fianchi. Si chinò anche lei, per baciarmi ma mi voltai quel poco per guardarla di lato, sorridendole. Le feci di no schioccando la lingua sul retro dei miei denti e lei rise divertita e ci riprovò nuovamente, a vuoto. "E va bene, niente baci." Disse con voce suadente. "C'è altro, che non vuoi fare?" Mi chiese. "Lo scoprirai." Le dissi semplicemente. La sentii sorridere mentre si voltava a cavalcioni dei miei fianchi, dandomi la schiena, offrendo alla mia bocca qualcosa da assaggiare e baciare. Si chinò sulla mia erezione e sentii il suo respiro caldo un attimo prima di sentire la sua lingua. Iniziai a toccarla con le dita, sfiorandole la carne calda e le infilai un dito dentro, cosa che lei apprezzò fon un mugolio. Iniziò a succhiare avidamente, come incoraggiata dal mio gesto, alternando il gesto della mano a quello delle labbra, mi succhiava e leccava e sentivo la sua lingua aperta che mi esplorava. Poi si mise in ginocchio e mi guardò, come se aspettasse un mio movimento. Presi un altro preservativo e lei me lo sfilò dalle mani, lo aprì e me lo infilò usando la lingua e la bocca. Mi misi in ginocchio dietro di lei che si voltò, prese il mio membro e lo segò prima di dirigerlo verso le sue natiche. Hai capito la ragazza. L'accontentai, mi spinsi in lei lasciando che si muovesse liberamente, le tenni fermi i fianchi morbidamente fino a quando non fui del tutto in lei, cosa che mi fece capire con un grido di piacere. Solo allora rimise la mani a terra ed io capii di avere carta bianca. Iniziai a pomparla, sbattendo contro le sue natiche con i fianchi, aprendole i glutei per entrare di più e godevo, gemendo e respirando affannato quanto lei. Rallentai i miei movimenti più volte, affermando lei sul meglio volutamente per stuzzicarla, poi alla fine la portai all'orgasmo liberandola da quello stato di insoddisfazione. "Ancora! Ancora!..." Doveva aver apprezzato e mugolò di piacere, gridando più volte per incitarmi a non smettere. La lasciai fare e alla fine la seguì, venendo con un'ultima spinta secca data a quel culo sodo che stringevo fra le mani. Restai in lei qualche attimo. Alla fine, si tolse e si accasciò a pancia in giù stremata e si voltò verso di me. Si avvicinò verso di me e riprovò a baciarmi. Le sorrisi, scuotendo la testa, facendole nuovamente uno schiocco con la lingua dietro ai denti in senso di diniego. Le presi la mano qualche istante, giusto per non sembrare del tutto freddo in quel momento dove evidentemente rispetto all'altra ragazza, lei cercava un contatto. "Guardi il cielo?" Mi chiese ed io annuì. "Ava." Si presentò. "E tu, come ti chiami?" Mi chiese, affannata. Ero steso a pancia in su e mi voltai verso di lei mentre prendevo aria nei polmoni. Indicai nel cielo la stella col mio nome. "Mi chiamo come quella stella." Le dissi. Lei si voltò nella direzione che avevo indicato. "Non conosco le stelle." Mi disse incuriosita. "Beh, allora non conosci me." Le dissi sorridendole. Le strinsi nuovamente la mano e poi mi alzai, mi sistemai il pantalone della tuta e la guardai. "Buona Luna, Ava." La salutai e lei mi sorrise.
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