Libera uscita. {Paragrafo 5}

1052 Words
+ 18 🔞 ➡️ QUESTO PARAGRAFO PARLA DI MIKE E CONTIENE SCENE DI SESSO E VIOLENZA. ➡️ SE NON SI HA PIACERE LEGGERLE, È POSSIBILE SALTARLE E PASSARE AL PUNTO DI VISTA DI LOGAN. ➡️ LA TRAMA SARA COMUNQUE COMPRENSIBILE CHE LO SI LEGGA O NO. ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• {MIKE} Ero arrivato alla Rupe assieme a James. Ero stato qui l'ultima volta almeno quattro mesi prima e avevo decisamente voglia di far baldoria, di alleggerire l'animo, di bere con i miei amici e di dimenticare per una sera chi ero, cosa si aspettavano tutti da me e le mie responsabilità, che da qualche anno erano enormemente cresciute. E poi, inutile negarlo, avevo voglia di donne. Volevo un po' di intrigo, volevo flirtare con qualcuno, giocarci e semplicemente divertirmi. Girai con James per i vari gruppetti, bevendo birra ghiacciata. Vidi anche mio fratello Damiano, che salutai con un gesto della testa e lui ricambiò, avvicinandosi a me. "Rigel, che sorpresa! Che ci fai qui?" Mi chiese con evidente stupore. "Elara dov'è?" Disse guardandosi in giro. Lo guardai e risi divertito. "Tu hai davvero pensato che io la portassi alla Rupe, questa sera? Seriamente fratello?" Lui rise in quel modo balordo che mi dava fastidio, perché sembrava che ti prendesse in giro. "Ah, l'hai lasciata a casa con Logan." Disse guardando James che parlava con altri ragazzi. "E ti fidi a lasciarla con lui?" Mi chiese con la sua caratteristica faccia da schiaffi, che gli avrei dato. "E tu ti fidi, a dirmi questo?" Gli dissi senza scompormi, guardandolo negli occhi. "Piuttosto tu che ci fai qui? Non dovresti essere da qualche parte a promuovere la tua musica? Hai perso la musa ispiratrice?" Gli chiesi. Lui rise di gusto, comprendendo la mia frecciatina, mentre prese dal tavolo accanto a noi due boccali di birra e me ne passò uno che accettai. "A dirtela tutta fratellone, dopo la vittoria all'Eurovision Song Contest 2021 siamo veramente incasinati tra promozione e tour globali, eventi e programmi televisivi. Tre giorni fa ero in Italia, a Sanremo a cantare uno dei miei successi." Mi spiegò orgoglioso. "Ci potevi restare, d'altronde tu sei anche nato in Italia." Gli dissi ironico, ma non troppo bevendo un sorso di birra. "Si, ho saputo comunque. Beh, almeno a questo giro hai cambiato nome." Dissi riferendomi alla canzone che aveva cantato. Lui sorrise. "Non dormire tranquillo, passerò a casa da te prossimo weekend! Ho cambiato nome, non Musa fratellone!" Mi disse divertito, prima di farsi trascinare via da una bionda, che gli prese il boccale dalla mano e ne bevve un sorso. Gli lanciai un'occhiataccia, scuotendo la testa. Rividi la sagoma di James tra la folla. Alla fine, una mora alta e slanciata, gli si avvinghiò languida. Lui, un po' timidamente ricambiò la stretta e mi guardò quasi incredulo ed io scoppiai a ridere divertito, gli feci un gesto con la testa. L'avevo perso, ormai ci saremmo rivisti a casa l'indomani. Continuai ad addentrarmi nella festa, bevendo la mia birra ed incontrai Bella, stretta a Björn. Lei era l'amore della sua infanzia e si godevano la nottata alla meglio, scambiandosi baci e promesse. Purtroppo, in una delle nostre chiacchierate lui mi aveva confessato di essere già legato a qualcuna con un matrimonio combinato stipulato da suo padre, esattamente come aveva fatto anche il mio e come probabilmente accadeva a tutti i primogeniti figli della Luna di sangue reale, purtroppo per noi. Bella mi sorrise, ormai frequentava assiduamente la nostra baita assieme a Dunja per venire a trovare Elle, cosicché lei potesse avere delle amicizie femminili al di fuori di noi tre ragazzi e soprattutto poteva passare del tempo con i suoi familiari, in incognito. A Björn questa cosa andava molto a genio, una volta che sarebbe stato costretto a rinnegarla per prendere il suo posto da Alpha, sperava fortemente che la vicinanza del mio Branco potesse sollevarle il morale in quel momento difficile. I miei pensieri si interruppero quando una ragazza castana mi piombò addosso, volutamente. Mi guardò con gli occhi di chi ha già deciso cosa vuole e le sorrisi, lei mi prese la mano e mi fece strada e la seguì allontanandoci dalla folla. Mi condusse in una zona appartata del bosco e senza mezzi termini cercò di baciarmi le labbra. Mi ritrassi subito: non davo baci per il solo sesso, la trovavo una cosa alquanto squallida e troppo intima da sprecare solo per questo. Lei alzò le spalle con noncuranza, decisamente non erano i baci che voleva ed iniziò a baciarmi il petto ed collo, mentre con le mani mi accarezzava le spalle nude. Feci scivolare le mie sul profilo dei suoi fianchi per sentire il suo fisico con un altro senso e non solo con gli occhi, visto che era molto buio. La strinsi a me e l'appoggiai a terra su dell'erba fresca. Mi misi su di lei ed iniziai a baciarle i seni tirandoli fuori dal reggiseno uno ad uno. Erano sodi, una seconda probabilmente. Affonda il viso tra di essi, respirando il suo odore: sapeva di bosco e probabilmente ero il primo della sua serata. Mi soffermai a giocare con la bocca sui suoi capezzoli che tirai leggermente con i denti, mentre glieli succhiavo alternandoli. Sospirò, poi si sollevò, mi fece stendere a mia volta e senza troppi complimenti abbassò in un solo gesto i pantaloni della tuta che indossavo assieme ai boxer, liberando la mia erezione che catturò con le mani ed iniziò a segarmi con sentimento, guardandomi negli occhi. Decisa, la ragazza, come d'altronde la maggioranza delle persone quella sera in quel posto. Socchiusi gli occhi e sospirai gemendo, avevo decisamente voglia e non glielo nascosi. Le presi la testa, facendole capire cosa volevo e lei sorrise, soddisfatta, si leccò le labbra e le avvolse attorno al mio membro facendolo scivolare tra di esse, lubrificandolo con la saliva fino a farlo scendere nella sua gola. Gemetti di piacere, stringendo la mano sulla sua testa tirandole un po' i capelli mentre muovevo i fianchi accompagnando il movimento della sua testa.
Free reading for new users
Scan code to download app
Facebookexpand_more
  • author-avatar
    Writer
  • chap_listContents
  • likeADD