Gloria si svegliò alle sei del mattino. Il cielo era ancora grigio e la stanza immersa nel silenzio. Accese il telefono: diverse notifiche non lette, tutte provenienti dalle sue coinquiline. — “Siamo all’hotel Lory camera 303.” — “Gloria, non vieni?” — “Gloria, ci sei?” Scorse i messaggi velocemente e rispose soltanto: — “Ho trovato una stanza in un hotel qui vicino ieri sera, scusate, ho dimenticato di scrivervi.” Dopo aver inviato il messaggio, si alzò dal letto e aprì la porta della stanza. Istintivamente guardò verso la camera principale, quella di Lorenzo Conti. La porta era chiusa. Doveva essere ancora a dormire. Appena pensò a ciò che era successo la notte prima, un’ondata di vergogna le salì al viso. Non aveva mai commesso una simile sciocchezza in tutta la sua vita. Loren

