Il compagno di scena di Anna Rinaldi, quella mattina, non era un attore qualsiasi, ma una delle nuove stelle del momento. Non recitava in molti progetti, ma la sua popolarità era esplosiva: un volto idolatrato dalle folle, soprattutto da una marea di giovani fan, in gran parte donne che lo seguivano ovunque. Poiché la scena si girava in esterna, davanti a una villa lussuosa poco fuori città, ancora prima che le riprese iniziassero, una folla di ragazze con cartelli, striscioni e cellulari già si era assiepata lungo le transenne. Gridolini, risatine eccitate e cori riecheggiavano nell’aria, creando un brusio quasi assordante. Gli attori, intanto, prendevano posizione. Ognuno di loro conosceva il copione, ognuno cercava di concentrarsi, ma l’atmosfera festosa e tesa al tempo stesso non e

