Capitolo XI Il Fakiro Gettata una rupia sul tavolo, i tre indiani uscirono dalla miserabile taverna, riattraversarono gli squares che allora incominciavano a spopolarsi in causa del caldo che diventava eccessivo e si misero a costeggiare le rive del Gange, tenendosi all’ombra dei grandi alberi che formavano degli splendidi filari. Sorpassata la parte centrale e più popolosa di Calcutta, la così detta Città Bianca , rimontarono la riva verso il nord, cacciandosi nella città indiana, la più sporca e la più miserabile, ma anche la più pittoresca, trovandosi colà le più belle pagode dedicate a Brahma, a Siva, a Visnù, a Crisna, a Parvadi ed alle tante altre divinità adorate dagli indù. Colà non più splendide vetture, non più portantine dalle tende di seta, non più palazzi, né vie la

