Raffaello
Perché il sentimento che provo per lei è così forte che rasenta la follia. Non sono mai stata una persona religiosa e alzo entrambe le mani e inizio a chiedere a Emma di non avere paura dei miei sentimenti per lei.
Non ho nemmeno sentito la macchina fermarsi, me ne sono accorto solo perché ho sentito la voce dell'autista dire che eravamo già arrivati e quando stavo per aprire la portiera, Paulo me l'aveva già aperta. Lo ringrazio e gli dico di entrare a mangiare.
-È bello che tu sia arrivato, ti stavamo aspettando. – Dichiara.
- Capisco, sono arrivati tutti? – chiesi, guardando per vedere se c’era qualche volto che potesse essere quello della mia Emma.
-Immagino di sì, le buste con gli assegni sono già lì e sopra ci sono i nomi delle persone. - Risponde lei.
- Perfetto! – Io dichiaro
- Davvero non vuoi che lo faccia, sarà un piacere... - dichiara e io mentalmente alzo gli occhi al cielo. Perché questa donna pensa che parlando in questo modo a me o a qualsiasi altro uomo, lo farà cadere ai suoi piedi?
-Ne sono sicuro, grazie! – Rispondo, la guardo e chiedo. – Tutti sono ben serviti?
- Sì signore! - risponde e la ringrazio. Ho assunto il miglior servizio buffet e voglio che offra il meglio ai miei dipendenti.
- Sai già a che ora consegnerai le buste? – chiede e noto che dev’essere curiosa, dopotutto potrei fare una foto per ognuno. Ma dovevo farlo altrimenti non l'avrei mai trovata. E quello che stavo facendo era la migliore idea che mi fosse venuta in mente e così ho preferito usare Pix invece di controllare, alla fine mi sono ritrovato con le mie ricevute ma ne è valsa la pena.
- Aspettiamo ancora un po', nel caso ci fosse qualche dipendente in ritardo. Aspettiamo ancora un po'. – le chiedo. Dovevo assicurarmi che mia moglie fosse lì. Perché se non ci fosse stata, avrei fatto irruzione nelle risorse umane, avrei chiesto il suo indirizzo e mi sarei fottuto le conseguenze.
-Sì, signore... – risponde e noto che non mi guarda e questo mi mette a disagio.
- Signorina, mi scusi, vorrei vedere come va. – Mi scuso, sto già scappando da lei come se il diavolo stesse scappando dalla croce.
Saluto le persone, saluto con la mano e vedo alcuni dipendenti che mi salutano e dicono che la festa è stata davvero bella e li ringrazio; la musica di sottofondo era davvero allegra.
Il tempo passa e comincio ad avere paura di non incontrarla mai. E non potevo permettere che ciò accadesse. Sapevo che sarei impazzito. Lei era mia!
- Attenzione... Attenzione... Benvenuti stasera, spero che tutti si stiano divertendo alla nostra festa... - E io la guardo incredulo, quella fottuta signorina Franco ha dovuto aspettare il mio consenso.
Non più! Quella dannata cosa ha deciso da sola. Quando torneremo dalle vacanze, farò una chiacchierata molto seria con lei, una cosa del genere non potrà più accadere.
- Come tutti sapete, il nostro presidente e il nostro capo sono qui con voi e lui scambierà qualche parola con voi. – dichiara la signorina Franco porgendomi il microfono e io alzo gli occhi al cielo e annuisco quando sento gli applausi.
Mi dirigo verso il palco con riluttanza. Non volevo che finisse presto, aspettavo che la festa finisse per distribuire le buste e non ora. Mi dirigo verso il palco e non vedo l'ora di rimproverare la signorina Franco.
Quando finalmente arrivo sul palco la ringrazio e lascio che sia lei a sgridarmi quando siamo soli. Vado al centro del palco. Saluto il DJ che era lì in quel momento e lo ringrazio.
Faccio un respiro profondo e vado al centro del palco e inizio a ringraziare tutti per essere stati lì, inizio a dire quanto è stato bello l'anno e resto lì, a parlare e parlare... È allora che il mio sguardo cade sul bar e resto scioccato nel guardare quel bellissimo angelo caduto sulla terra e sto per raccoglierla e nasconderla in modo che nessuno la porti via. Una cosa di cui ero certo era che lei era la mia donna.
Doveva essere Emma... È l'unica che non è stata qui da quando sono arrivato. Se lo fosse, sarebbe venuta a parlare con me, giusto? Non importa, l'importante è che lei fosse lì e non la lascerei più andare.
E vederla lì, seduta, a mostrare ciò che era mio, quel corpo delizioso pieno di curve. Indossava un vestito che metteva in risalto il suo corpo ancora più delizioso. E che gambe erano quelle? Mi ha fatto indurire e eccitare molto e io già vedevo rosso. Perché questa scena era solo per me e non per un gruppo di uomini adulti che non l'hanno ancora guardata.
Ma ero sicuro che nel momento in cui avessero guardato e si fossero resi conto che nella stanza c'era un angelo caduto, avrebbero cercato di portarmela via e io avrei dovuto ucciderli, questo era qualcosa che avevamo deciso.
Nel vederla guardarmi, divento curioso e allo stesso tempo ansioso di sapere che aspetto abbiano i suoi occhi. So che deve abbinarsi a quei capelli. Non mi sono mai piaciute le rosse, ma ora ho imparato ad amarle. Meglio dire specificamente questa rossa e vorrei sapere se era una rossa ovunque. Lo scoprirò presto e sarò ancora più felice di aprire questo splendido regalo rosso che gli angeli mi hanno fatto.