Emma
Mi porta più al centro della pista da ballo e i miei colleghi, vedendo che il nostro capo era con me, si fanno spazio e lì ci fermiamo e io lo guardo con adorazione.
Lui prende una delle mie mani e se la porta al petto e sento il suo cuore battere così velocemente che ho la sensazione che i nostri cuori battano all'unisono.
E con l'altra mano prende la mia e le nostre dita si intrecciano e mi avvicina al suo corpo e penso che mi scioglierò. Quel corpo era troppo perfetto, mio Dio. Deve sicuramente allenarsi. Cosa non darei solo per vedere questa scena o, meglio ancora, vorrei registrare un video e guardarlo e riguardarlo finché non mi addormento con l'odore del tuo profumo addosso.
E inizia a suonare la canzone della cantante Mariah Carey - I'll Be There (feat. Trey Lorenz) come Questa canzone è perfetta e si adatta a noi. Beh, so che sto illudendo me stessa e tutto il resto che faccio perché sono innamorata di lui.
Voglio sentire di più il tuo corpo contro il mio. Appoggio la testa sul suo petto e lì sento ancora di più il battito del suo cuore. E sento il tuo respiro, oh se potessi imbottigliarlo e conservarlo in modo che nessuno possa avvicinarsi.
Ero così presa dal nostro abbraccio e dalla nostra danza che ho quasi pensato di sognare quando ho sentito la sua bocca baciarmi la testa. Oh, come avrei voluto alzare il viso e chiedergli di baciarmi lì, lì per lì. E il mio corpo si irrigidisce, desiderando ardentemente che lui mi tocchi ancora di più.
La mia mano era ancora lì, sul tuo petto, vicino al cuore, e continuo a pensare che sto sognando e, sinceramente, ho paura di svegliarmi e scoprire che era solo un bel sogno.
Non so come sia successo, le nostre mani si sono allentate e io ho appoggiato la mia mano sulla sua schiena e lui mi ha tirata più vicina al suo corpo e io ho iniziato a rabbrividire.
Noto che lui vuole separare i nostri abbracci e ho paura di non riuscire più ad abbracciarlo, cerco di prolungare ancora di più il nostro abbraccio e ora tocca a me avvicinarlo a me.
Sento un gemito di piacere, sto sognando? Spero di no! E sento qualcosa di duro, potrebbe essere quello che sto pensando? Ho bisogno di sentire, altrimenti morirò. Tolgo la mano dal suo cuore e la faccio scivolare sul suo cazzo e finisco per gemere quando sento quanto è duro e non riesco a credere che sia così per colpa mia.
E il nostro momento è stato interrotto da quella stronza di Amanda che ha interrotto la musica che stava suonando per dire:
- Vogliamo ringraziare tutti per essere venuti qui... - continua a parlare e io tolgo la mano dal suo cazzo e mi allontano da lui. Sapevo che era arrivato il momento giusto per realizzarlo. E quella stronza di Amanda era la responsabile di aver fatto scoppiare la bolla di felicità in cui eravamo immersi.
- Signore, la musica è finita... - dichiaro, non volendo separarmi da lui. Ma in ogni caso non c'era niente da fare. In quanto capo, doveva prendersi cura dei suoi dipendenti.
- Continuerà a suonare le canzoni per noi! Parlerò con il DJ! – dichiara e io sorrido tristemente. Non era solo la musica, ma anche il fatto che avrei dovuto allontanarmi da lui e nemmeno la sua mano sul mio braccio mi avrebbe potuto lasciare andare oltre e avrei dovuto porre fine a tutto questo in fretta e iniziare la mia sofferenza.
-Rafael, non c'è bisogno!... – chiedo, togliendogli la mano dal braccio e mi rendo conto di averlo chiamato per nome e mi scuso: - Mi scuso... Voglio dire, signor Mathias...
- Emma può chiamarmi Rafael. – chiede e guardandolo gli rivolgo un altro sorriso triste. E dentro di me piangevo con un desiderio che sarebbe stato infinito.
- Ora chiamiamo il nostro presidente, Rafael Mathias... – Sento Amanda chiamarlo di nuovo.
- Rafael, è meglio che tu vada... – gli chiedo, perché aveva un obbligo in quanto presidente del partito.
- Sinceramente, non voglio andare... - risponde e noto che i suoi occhi erano tristi e questo ci ha fatto sentire entrambi così.
- Vai lì e dopotutto sei il presidente! – Io scherzo con lui. – Sai che devi andare e comunque si sta facendo tardi. – Gli dico e inizio a salutarlo: - Rafael, grazie mille per il ballo...
- Perché ho la sensazione, Emma, che tu voglia scappare da qui? - chiede e noto la cautela nella sua domanda e rispondo sinceramente.
- Perché devo proprio scappare. – Dichiaro che è la verità. Se non fossi partito avrei perso l'autobus e sarei tornato a casa tardi. Ma ne è valsa la pena e con il cuore pesante l'ho salutato: - Rafael, è stato davvero un piacere incontrarti finalmente...
E lo guardo e vedo che è come se fosse in trance e non riesco a sopportarlo e so che devo andarmene. E faccio qualcosa che so che segnerà per sempre il tuo sguardo e me ne vado con le lacrime che già mi scorrono sul viso.