XI
La salute del cardinale peggiorò, anche se io ero certa in una sua miracolosa guarigione al momento più opportuno. Il duca Cosimo, dato l’aggravarsi della malattia con febbre molto alta, mandò a chiamare il suo medico di corte, il maestro fisico Andrea Pasquali.
La notizia giunse a Ricciarda che decise di affrettare i tempi di rientro, non solo per stare vicina al povero cardinale, quanto per paura che gli affari di famiglia le sfuggissero di mano.
Fui avvisata di prepararmi ad accogliere la mia signora a Carrara insieme al figlio. Alberico era trattato da tutti come un piccolo principe, anche se alcuni lo chiamavano l’abatino perché inizialmente era stato destinato alla carriera ecclesiastica, proprio come Innocenzo e proprio da Innocenzo avrebbe un giorno ereditato tutti i diritti
