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1290 Words
2 La Corporazione possedeva 12 colonie interdipendenti, anche conosciute – nel loro complesso – come Lega di Kutar. Il sistema solare nel quale si trovavano i pianeti era stato rivendicato 2 secoli e 18 anni prima dagli antenati dell'attuale élite politica, che ora risiedeva sulla misteriosa Kutar-1, si occupava della gestione dei rapporti con le popolazioni extrakutariane e supervisionava l'andamento delle interazioni intercorrenti tra le altre 11 colonie. L'accesso a Kutar-1 era rigidamente riservato ai suoi abitanti, che solo di rado si allontanavano per visitare Kutar-2 e 3. Perciò non si sapeva molto di quel luogo remoto e impenetrabile. Anche se le frontiere fossero state aperte, tuttavia, avrebbe fatto ben poca differenza per i Razionali. Non avendo ragione di comportarsi altrimenti, la maggior parte di loro non abbandonava mai Kutar-7. Gli unici ad avventurarsi oltre i suoi confini erano i TRS, che per lavoro trasportavano kenith da lì fino a Kutar-12 e, una volta l'anno, si recavano su Kutar-8 per prelevare nuovi cuccioli con cui sostituire gli adulti ritirati. Era proprio all'ottavo pianeta che ORI-45-830 non riusciva a smettere di pensare. Così, dopo la solita colazione a base di mihv, invece di dedicarsi ai suoi rompicapo mattutini ordinò alla schermoparete di mostrargli la mappa stellare delle colonie, e rimase a osservarla come se in essa si celasse un segreto. Di norma non si interessava a ciò che accadeva al di fuori della regione, figurarsi all'esterno di Kutar-7. Gli scambi di risorse con gli altri componenti della Lega erano indispensabili alla sopravvivenza, certo, ma venivano regolati dalla Corporazione e non lo toccavano in maniera diretta. Non spettava a lui interfacciarsi con gli Imperfetti. Sebbene nessuno lo avesse mai esplicitato in simili termini, era risaputo che i Razionali fossero il popolo più evoluto del sistema. 1 secolo e 72 anni prima, i ricercatori di Kutar-2 avevano deciso di sperimentare sui membri della comunità la loro più recente invenzione: gli inibitori limbici. I risultati non solo erano stati soddisfacenti, ma avevano persino superato le aspettative iniziali. La produttività di Kutar-7 era incrementata del 65%, l'efficienza della popolazione psi aveva raggiunto livelli ottimali e fenomeni come criminalità, violenza e ogni tipo di comportamento antisociale erano del tutto scomparsi. Bastava assumere una dose del farmaco ogni 24 ore. A somministrarla tramite iniezione pensavano i MED incaricati, che al mattino intercettavano i lavoratori all'uscita di casa, di fronte ai cancelli dei complessi residenziali. Gli inibitori aumentavano il rendimento cognitivo dei propri fruitori, favorendo in particolar modo la concentrazione, le capacità logiche e il senso pratico. Non era difficile restare focalizzati sulle cose importanti, quando non si era costretti a subire la fastidiosa interferenza degli stati emotivi. Per quanto ne sapeva l'ORI, le conclusioni dell'esperimento non erano ancora state divulgate. Attribuiva quello scandaloso ritardo alla natura Imperfetta della maggior parte dei kutariani, ma era anche convinto che, non appena la Corporazione avesse preso piena coscienza degli indubbi benefici di cui godevano gli abitanti di Kutar-7, si sarebbe affrettata a convertire le restanti colonie. In un futuro non troppo lontano, ne era sicuro, tutti loro sarebbero stati Razionali. In quel momento, però, era il passato a tormentarlo. Sulla schermoparete del soggiorno, il sole del sistema Kutar brillava immerso nell'oscurità. Alla sua sinistra, perfettamente allineate una accanto all'altra, si trovavano Kutar-1, 2 e 3, che condividevano la stessa luna e orbitavano in formazione, facendo ombra alla quarta e alla quinta colonia. La sesta era la più vicina alla stella attorno a cui ruotavano, mentre il dodicesimo pianeta, con i suoi 5 anelli, il più distante. Kutar-7, che percorreva un'orbita parallela a quella di quest'ultimo, attualmente si trovava tra i due. Kutar-8 e 9 non erano molto lontani dal terzetto. L'undicesima colonia, con i suoi 2 satelliti, rimaneva invece in disparte, ma era il decimo pianeta il più isolato dal resto del gruppo. Ogni membro della Lega aveva caratteristiche proprie e una diversa funzione. Kutar-1 era sede di governo e parlamento della Corporazione, su Kutar-2 sorgevano le città più estese e tecnologicamente avanzate del sistema, nonché i maggiori centri di ricerca. La terza colonia appariva molto simile alla Terra, esclusion fatta per la totale assenza di fauna, e come le precedenti costituiva una colonia-residenza, la cui principale utilità era quella di fornire dimora e luogo d'incontro per i componenti della classe dirigente. La superficie di Kutar-4 era invece un'immensa distesa di acqua. I suoi abitanti vivevano all'interno di ecosistemi artificiali chiusi, sommersi a centinaia di metri dalla superficie, e lavoravano su piattaforme dalla struttura a palafitta sparpagliate in mezzo al vasto oceano. Esportavano pesce, sale e soprattutto H2O filtrata, rifornendo di tali materie prime gli altri pianeti. Caratterizzata dalla presenza di risorse naturali di rilevante importanza per la collettività, la loro si classificava pertanto come colonia-risorsa, al pari delle 2 successive. La quinta colonia era ricca di foreste e produceva quindi abbondante legname. Quello di qualità più rara e pregiata era lo zex, ma il più utile si ricavava dagli alberi di tehir. Kutar-6 era una fonte inesauribile di energia elettromagnetica, mentre su Kutar-7 abbondavano i giacimenti di kenith, che lì veniva estratto e prelavorato prima di essere trasferito sul dodicesimo pianeta, il quale lo utilizzava per fabbricare di tutto: dagli utensili di uso domestico alle navi spaziali, dagli esoscheletri alle armi a corto e a lungo raggio. Le industrie tessili si trovavano invece su Kutar-10, mentre Kutar-11 confezionava il 75% del cibo consumato sugli altri pianeti. Importava la maggior parte delle materie prime dalla nona colonia, su cui in pratica esistevano solo piantagioni, e dall'ottava, specializzata in allevamento e macellazione del bestiame. Poiché agricoltura, allevamento e attività industriale si basavano su beni provenienti da colonie-risorsa o prodotti artificialmente in laboratorio, i pianeti numero 8, 9, 10, 11 e 12, in virtù della natura del loro contributo alla comunità, erano considerati colonie-lavoro. ORI-45-830 scrutò l'immagine di Kutar-8, sforzandosi di ricordare un dettaglio qualunque riguardante i suoi impianti che non gli fosse stato riferito quando era un giovane STD. Gli avevano infatti spiegato come proprio da lì provenissero i cuccioli di uomo, creati in provetta al pari di qualsiasi animale non selvatico. Nemmeno gli Imperfetti si abbassavano a procreare alla maniera di bestie non addomesticate. Ma correva voce che i Selvaggi, al contrario, si accoppiassero senza l'utilizzo di anticoncezionali, figliando in maniera imprevedibile e incontrollata, per non dire antigienica e pericolosa. In fondo era merito di quell'abitudine primitiva se non si erano ancora estinti. I Razionali, dal canto loro, preferivano evitare ogni forma di contatto fisico, a meno che non fosse assolutamente indispensabile. Per cui, di solito, si astenevano dal toccare quasi chiunque. Grazie agli inibitori non provavano impulsi sessuali e la loro comunità, anche in virtù dell'assenza di tali bassi istinti, funzionava alla perfezione. L'ORI non aveva mai provato desiderio nei confronti di altre persone, uomini o donne che fossero, ma adesso desiderava qualcosa. Desiderava sapere. E forse era altrettanto sbagliato, di sicuro era altrettanto privo di senso. Che importanza aveva da dove venisse? Non cambiava certo il suo ruolo all'interno della società o il suo posto nel mondo. Allora perché continuava a domandarselo? Perché – anche una volta spenta la schermoparete – l'immagine di Kutar-8 indugiava nei suoi pensieri? L'orientante uscì di casa per recarsi in ufficio. Camminando a passo sostenuto sarebbe arrivato in preciso orario. Un giovane MED lo avvicinò per l'iniezione mattutina e registrò sul proprio palmare il suo codice identificativo. Alla fine del turno avrebbe trasmesso alle autorità sanitarie l'elenco dei pazienti trattati, poi una IA avrebbe incrociato i dati con i rapporti dei suoi colleghi e l'elenco dei residenti della zona, per verificare che nessuno avesse saltato la somministrazione. Quando gli inibitori entrarono in circolo, ORI-45-830 si rese conto che rimuginare sui cuccioli e sull'ottava colonia non era affatto produttivo, così smise di pensarci.
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