"Da quanto tempo hai la nausea?" Il Dott. Goldberg mi misura la pressione mentre mi sdraio sul letto, con Julian che cammina per la stanza come un giaguaro in gabbia.
"Non lo so" dico, controllando i movimenti di Julian. Ora indossa una T-shirt e un paio di jeans, ma ha ancora i piedi nudi. Sta facendo dei cerchi davanti al letto, con ogni muscolo del corpo teso e la mascella serrata.
O è ancora arrabbiato con me o è follemente preoccupato per me. Credo che sia un misto tra le due. Qualche minuto dopo che ho vomitato, ha fatto venire il medico in camera nostra e mi ha fatta sistemare comodamente sul letto.
Mi ricorda la velocità con cui ha agito quando ho avuto l’appendicite sull’isola.
"Credo di aver mangiato qualcosa di cattivo oppure ho contratto un virus" dico, rivolgendo l’attenzi
