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Julian
Salgo le scale verso la camera da letto, portando il vassoio con il tè e i cracker. Dovrei essere furioso con Nora, ma, invece, la mia preoccupazione per lei si tinge di riluttante ammirazione.
Mi ha sfidato. Si è chiusa in bagno con il mio computer per saldare un debito che credeva fosse dovuto. Avrebbe dovuto immaginare che me ne sarei accorto, ma l’ha fatto lo stesso, e non posso non rispettarla per questo.
Nei suoi panni, avrei fatto la stessa cosa.
Col senno di poi, avrei dovuto aspettarmelo. Era stata irremovibile sul fatto di consegnare la lista a Peter, quindi non mi sorprende più di tanto che abbia deciso di agire da sola. Fin dall’inizio, ho percepito una forza celata e ostinata in lei, un nucleo di acciaio che contraddice il suo aspetto delicato.
La mia gattina sa
