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Nora
La mia mente è vuota, priva di qualsiasi pensiero mentre guardo Julian. Sono vagamente consapevole che è ancora dentro di me, ma non riesco a pensare ad altro in questo momento. Mi sento a pezzi, distrutta, con il dolore fisico amplificato dal profondo dolore lancinante della mia anima.
Non so perché questo brutale incontro di sesso mi sia sembrata una violazione. Perché mi abbia ricordato quei primi giorni sull’isola, in cui Julian era il mio crudele rapitore invece dell’uomo che amo. Solo un paio di giorni fa, mi ha torturata con un frustino e le mollette per i capezzoli, e mi è piaciuto un sacco, supplicandolo di continuare.
L’ho supplicato anche oggi, ma non perché volevo più sesso. Non volevo il sesso, non con il cuore spezzato per la piccola vita che sta crescendo dentro d
