bc

La sposa sbagliata del miliardario

book_age18+
1.5K
FOLLOW
20.6K
READ
billionaire
forbidden
sex
love after marriage
playboy
mafia
mystery
crime
virgin
passionate
like
intro-logo
Blurb

Mia è costretta a sposare un miliardario diavolo al posto di sua sorella. Dopo aver visto suo padre maltrattare sua madre, ha giurato che non avrebbe mai sposato un uomo ricco. Nella sua mente, sono tutti senza cuore e trattano i poveri, come lei e sua madre, come spazzatura. Ma quello che non sa è che suo padre l’ha venduta in un accordo per farla sposare con un miliardario, Xavier Leonardi, l'incarnazione stessa del diavolo. Xavier è spietato, freddo e un playboy incallito. Non crede nelle relazioni, e l'idea di sposare una ragazza che non raggiunge i suoi standard lo manda su tutte le furie. Eppure, nonostante tutto il suo odio, c’è qualcosa in lei che lo attrae irresistibilmente.

Cosa succederà quando due persone così diverse si troveranno a convivere? Un'esplosione è inevitabile, e la loro chimica è destinata a diventare rovente.

✓✓Disponibile in formato cartaceo su A.M.A.Z.O.N

✓✓The Mafia's Bride - Libro 1.

✓✓Può essere letto come volume autoconclusivo.

Avvertenza ⚠️

18+, B D S M e contenuti sessuali espliciti.

chap-preview
Free preview
Prologo
8 anni fa... Prospettiva di Mia. Fuori pioveva a dirotto, ma dentro casa erano le lacrime di mia madre a inondare ogni angolo. Era passata mezzanotte e mio padre non era ancora rientrato. Mia madre continuava a pulire la cucina per l’ennesima volta, un modo per ingannare l'attesa, mentre le lacrime le solcavano il viso. Poi, il rumore di un motore che si spegne e lo sbattere delle portiere. I passi si avvicinavano, sempre più forti. La porta si spalancò di colpo, e mio padre apparve. Aveva tra le braccia una donna bellissima, che gli si aggrappava come se non volesse mai lasciarlo. Vederla lì, così vicina a lui, mi fece ribollire il sangue. Appena entrato, lanciò uno sguardo pieno di disprezzo a mia madre. "Che ci fai ancora qui? Non voglio vederti quando torno a casa. Sparisci e non farti più vedere. Mi hai già rovinato la serata," sputò, la voce carica di odio. "Ti stavo aspettando... ero preoccupata. Fuori pioveva forte e non eri ancora tornato," rispose mia madre, la sua voce un sussurro rotto. "Stronza, non fingere preoccupazione. Non me ne frega niente. Sparisci dalla mia vista, e dalla mia vita." E con un calcio violento la colpì allo stomaco, facendola cadere a terra, rannicchiata su se stessa, piangendo dal dolore. Io, paralizzata dalla paura, restai nascosta dietro la porta, la mano sulla bocca per soffocare i miei singhiozzi. "Vieni, amore, andiamo nella mia stanza a divertirci," disse a quella donna, trascinandola con sé. Mia madre rimase a terra, singhiozzando, stringendosi lo stomaco. Appena sentii la porta della stanza chiudersi, corsi verso di lei per aiutarla ad alzarsi. "Mamma, stai bene?" le chiesi, con la voce rotta dalla preoccupazione e le lacrime che mi rigavano il viso. "Sto bene, tesoro. Vai a dormire," disse, sforzandosi di sorridere nonostante il dolore. Era una donna forte, sempre pronta a nascondere la sua sofferenza. Non ha mai detto una parola contro mio padre, nonostante la trattasse come spazzatura. "No, mamma, non ti lascerò qui da sola. Dove dormirai? Papà ha chiuso la porta, vieni nella mia stanza a dormire con me," le dissi, stringendole la mano e conducendola nella mia camera. Le asciugai il viso con le mie piccole mani. Avevo solo 10 anni, ma capivo già troppo bene quello che succedeva in casa. Mio padre odiava mia madre perché i miei nonni lo avevano costretto a sposarla, e lei proveniva da una famiglia povera. Odiava anche me, perché non ero all'altezza dei suoi standard. Non osavo mai parlargli; mi aveva ordinato di non farmi mai vedere. "Mamma, perché papà mi odia così tanto? Perché non può amarmi come gli altri padri amano i loro figli?" chiesi, disperata. "Principessa, non è colpa tua. È un errore mio. Se non avessi sposato tuo padre, non soffriresti così," mi rispose, mentre le lacrime le rigavano di nuovo il volto. "No, mamma, non è colpa tua. Sei una brava madre, e una buona moglie," la rassicurai, abbracciandola forte, sperando di alleviare il suo dolore. Lei mi strinse a sé, ma dalla stanza di mio padre si udivano suoni strani. La donna gridava il suo nome, e mio padre gemeva. Non capivo cosa stesse succedendo, ma vidi mia madre piangere ancora più forte. L'abbracciai ancora più stretta. "Non piangere, mamma. Ti prego. Nessuno può picchiarti di nuovo. Per favore, mamma, stai lontana da papà e d'ora in poi resta con me nella mia stanza. Se non vai davanti a papà, non gli daremo la possibilità di farti del male," cercai di consolarla. Mamma mi accarezzò i capelli e disse: "Ascolta, Mia, ti amo. Non dimenticarlo mai, sarò sempre con te, ovunque io sia. Non perdere mai la speranza nella vita. Tu avrai una vita migliore della mia." Mi sorrise, accarezzandomi il viso. "Un giorno, un principe verrà a prenderti e ti porterà via da questa vita misera." "No, mamma. Non mi sposerò mai, e soprattutto non sposerò mai un uomo ricco. Ci trattano come spazzatura. Io resterò sempre con te," le confessai, rivelando la mia più grande paura. Mamma sorrise e mi baciò la fronte. "Va bene, tesoro, adesso dormiamo." Spense la luce e si sdraiò sul letto, facendomi sdraiare accanto a lei. Presto ci addormentammo. Con il passare del tempo, la salute di mia madre peggiorò. Si ammalava sempre di più, giorno dopo giorno. Mi nascose la sua malattia, e non cercò mai una cura. Il desiderio di vivere l'aveva abbandonata molto tempo prima, e un giorno se ne andò per sempre, lasciandomi sola in questo mondo crudele. Ero arrabbiata con lei. Non volevo piangere, ma il mio cuore soffriva così tanto che mi sentivo morire con lei. "Perché, mamma? Perché mi hai lasciata sola? Perché non potevi vivere per me? Era così difficile vivere che hai preferito morire?" gridai, fissando il cielo. Ma nessuna risposta mi venne dall’alto. Ora dovevo vivere da sola in questo mondo crudele, aspettando una possibilità di essere libera da questa mia miserabile vita. Mio padre ha sposato quella bella signora, e lei è diventata la mia matrigna. In realtà,e la mia vita peggiorò ancora di più. La mia matrigna mi odiava più di ogni altra cosa al mondo, e non sapevo perché. Portò con sé una figlia, che mio padre amava più di tutto. Io, invece, ero solo un peso. Mi diceva che avrei dovuto essere grata per il fatto che mi permettevano ancora di vivere in quella casa, come se fossi colpevole degli errori di mia madre. Il mio ruolo in quella casa non era altro che quello di una serva. L'unica cosa per cui ero grata era che mio padre mi lasciava andare a scuola. Aspettavo con ansia di compiere 18 anni, così avrei potuto lavorare e scappare da lì. Forse, quando sarei diventata adulta, la mia sfortuna sarebbe finita. Ma una cosa era certa: non avrei mai sposato un uomo ricco. Erano tutti senza cuore, e ci trattavano come spazzatura.

editor-pick
Dreame-Editor's pick

bc

L'Alfa rifiutato

read
20.7K
bc

La Saga del Lupo della Morte

read
2.7K
bc

Inodore

read
8.2K
bc

Una seconda possibilità

read
1.0K
bc

Il Mio Compagno a Sorpresa

read
5.3K
bc

Rifiutata, ma non distrutta

read
4.0K
bc

L'Alfa senza cuore

read
27.2K

Scan code to download app

download_iosApp Store
google icon
Google Play
Facebook