20. Ciò che era accaduto durante quegli otto giorni L’indomani, alla solita ora, van Baerle sentì picchiettare allo spioncino, come ai bei tempi della loro amicizia. Come si può immaginare, Cornelius non era lontano da quella porta che gli avrebbe permesso di rivedere, attraverso l’inferriata, il grazioso viso da troppo tempo scomparso. Rosa, che aspettava reggendo la lampada, non poté trattenere un gesto di pietà, vedendo il prigioniero così pallido e così triste. - Siete malato, signor Cornelius? - domandò. - Sì, signorina, malato nel corpo e nello spirito - rispose Cornelius. - Ho visto che non mangiate - disse Rosa. - Mio padre mi ha detto che non lasciavate più il letto e ho pensato di scrivervi per rassicurarvi sulla sorte del prezioso oggetto delle vostre ansie. - E io vi ho

