CAPITOLO SETTIMO L'uomo felice incontra la sua sventura Cornelio de Witt, dopo di aver sbrigato gli affari di famiglia, si recò dal suo figlioccio, Cornelius van Baerle. Era il mese di gennaio del 1672. Cadeva la notte. Cornelio, per quanto pochissimo esperto di orticoltura e poco incline alle gioie dell'arte, visitò tutta la casa, dal laboratorio alle serre, dai quadri ai tulipani. Ringraziò il figlioccio di averlo raffigurato sul ponte della nave ammiraglia delle Sette Province, nel quadro riproducente la battaglia di Southwood, Bay e gli espresse la sua gratitudine per aver dato il suo nome a un meraviglioso tulipano, dimostrando la compiacenza e l'affetto che un padre può sentire per il proprio figlio. La folla intanto si era radunata, incuriosita e rispettosa, davanti alla porta

