CAPITOLO IX Nel bar Al Buttijone, al Celio Il dottor Persivale scavò e l’escavazione diede subito i risultati, anche se sommari, che il dottor Persivale che era un questurino coscienzioso almeno per quanto atteneva il rispetto delle regole e dei regolamenti di pubblica sicurezza, rispettava tutto alla lettera. Scavò nel bar poco distante da Santo Stefano Rotondo, interrogando gli avventori che alle 9 di sera stavano davanti all’ingombrante televisore acceso, tanto ingombrante che il titolare lo aveva fatto arrembare al muro della sala di biliardo con alcuni lunghi perni e facendolo sorreggere da una sorta di robusta putrella. L’apparecchio, un Westinghouse di fabbricazione americana lucido come uno specchio, era stato piazzato troppo in alto, collocazione che costringeva gli avventori

