CAPITOLO X
Commissariato del Celio, ore 22.30
Ebe Mencacci giunse accompagnata dal marito e per tutto il brevissimo tragitto in 600 Multipla diede vistosi segni di mancamento. L’avevano convocata suonando alla porta di casa, due agenti del commissariato di zona che lei di vista conosceva perché giravano al mercato rionale.
“In merito decché?” aveva chiesto il marito mentre la sora Ebe, sdraiata su una poltrona sfondata come lei, ansimava.
“La storia del prete massacrato” aveva risposto un agente.
“Ho detto tutto! Ho detto tutto!” piagnucolava la Ebe.
“Nun ho visto gnnente de gnnente! ” gridava.
“Sono ‘na povera donna de casa, de chiesa! ” continuava, mentre gli agenti sollecitavano il di lei consorte a accompagnarla subito, senza perdere tempo.
“Lassateme morì…”.
Invece scelse di
