SECONDA NOTTE «Ebbene, avete visto che siamo ancora vivi?» essa disse, ridendo, e stringendomi le mani con vera cordialità. «Sono qui, a questo posto, da due ore. Vi siete immaginata ciò che ho fatto in tutta la giornata?» «Sì, sì, lo immagino. Ma, a vostra volta, vi immaginate perché io sono venuta qui? Non già per chiacchierare di cose futili, come ieri: oramai bisogna agire più saggiamente. Ho molto riflettuto durante tutta la giornata». «Agire più saggiamente?... Ma io farò quello che voi vorrete. Intanto, vi giuro che non sono mai stato così saggio come ieri e come oggi». «È possibile… Vi prego, però di non stringermi troppo le mani, come fate ora… Tuttavia potete esser sicuro che oggi ho pensato sempre a voi». «Davvero?» «Davvero. Ecco: pensando a voi mi sono persuasa che ieri

