II

2226 Words

II Il paese che ricordavo Il mattino dopo, a svegliarmi non fu il sole che filtrava dalle persiane, o il rumore di trattori in campi vicini, ma come quasi sempre capitava Billy. Rumoreggiava alla mia sinistra. Ebbi giusto il tempo di scrollarmi il sonno dagli occhi e corremmo di fretta e furia giù di sotto, aprendogli la porta d’ingresso e lasciando che liberasse la vescica nel giardino. Sorrisi e mi portai una mano davanti agli occhi, il sole illuminava già la facciata della casa e l’aria sapeva di rugiada. Inspirai a pieni polmoni, godendomi quel momento. Tornai dentro e misi su il caffè, poi passai un paio d’ore affaccendato in pulizie domestiche, svuotare per intero le mie valigie e soprattutto controllare che funzionasse il telefono di casa, cosa che il giorno prima mi ero scordat

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