XII-2

2008 Words

Impiegammo più tempo del previsto a raggiungere il centro; c’era fango dappertutto e in alcuni punti il terreno sembrava proprio impercorribile, quasi una risaia. Ma soprattutto, quel disagio sotto forma di brividi che sentivo dentro di me cresceva progressivamente. Vibrazioni. Vibrazioni sottocutanee, che ti rimbombano fin dentro le otturazioni dei denti, una slogatura pregressa, un fischio nelle orecchie, dolori alle giunture degli arti. Questo era. Ho capito una cosa però, pensai a un tratto. Ho capito come si sentono le formiche quando le guardiamo dall’alto verso il basso. Come minuscoli insetti pronti per essere schiacciati. Chi ci stava guardando ora in quel momento? Steve mandò un lamento di dolore e imprecò appena dietro di me. “Maledetti rovi di merda.” Mi raggiunse e finalme

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