Capitolo XXIPresto, Malise, presto! I tuoi muscoli attivi Non ebbero mai tanta cagione di affrettarsi. Scott Al tempo del nostro racconto, le strade dell’Otsego, eccezion fatta degli stradoni principali, erano poco più che sentieri boschivi. Gli alti alberi che sorgevano proprio all’orlo della carreggiata nascondevano i raggi del sole tranne in pieno mezzodì, e la lentezza dell’evaporazione, unita all’alta muffa della vegetazione in decomposizione che copriva il suolo, offriva un fondo tutt’altro che facile all’avanzare dei viaggiatori. Le ineguaglianze di una superficie naturale e la continua presenza di enormi e viscide radici messe a nudo dalla rimozione della parte friabile del suolo, di ceppi e di spuntoni, cooperava a rendere il passaggio non solo difficile ma pericoloso. Eppure

