Se lo meritavano, erano tutti affidabili e lavoravano con buona lena. Tutti e tre non solo aiutavano all'istituto di credito, ma si laurearono anche in economia e aprirono uno studio contabile.
Tutti e tre si sposarono, ma fu un anno funesto quando ebbero dei gemelli.
Thomas ebbe Tobias e Jakob che morì appena nato. Stefan ebbe Herman e Gloria, Abel che si sposò due anni più tardi ebbe Caspar ed Eugene.
Tobias ed Hermann perché coetanei crebbero praticamente insieme, si laurearono insieme e incontrarono insieme delle fidanzate.
Amalia e Susanna, frequentavano la loro stessa sinagoga. I due cugini si sposarono in contemporanea e come di buon auspicio iniziarono ad avere figli, i gemelli Edgar e Jacob per Tobias.
Stefan e la gemella Pamela per Herman!
A ruota anche Gloria si sposò, con Rubén, il figlio di Isaak Müller, dal quale ebbe ben tre gemelli.
Ogni figlio portava l ricchezza alla famiglia, anche se la ricchezza più grande era proprio l'amore che li univa.
Anche i figli di Abel, Caspar ed Eugene si sposarono. Tuttavia Caspar, si trasferì a Parigi per seguire la fidanzata Elisa Meyer che infermiera era stata trasferita, i due si sposarono e furono i primi a lasciare Monaco.
Eugene ebbe due gemelli da sua moglie Lia, Hannah e Abel Jonas, AJ (pe: AJot).
Gli anni passavano e Edgar ed Herman ebbero di nuovo una figlia per uno, Cora e Julia.
I cugini pensarono di muoversi come i loro padri. Avere una casa per ogni figlio anche se pensarono di comprare degli appartamenti in centro. Vicino il loro istituto di credito.
Edgar e Stefan infatti, nel post guerra, il mille novecento diciannove, decisero di aprire una banca privata con i figli di Müller, Meyer e Zimmer, proponendo ai genitori di assorbire l'istituto di credito nella banca.
Nacque così la Bavarian bank.
Nel trentaquattro i cugini Keller non vedevano di buon occhio i movimenti politici poco favorevoli che si respirava in paese, soprattutto per loro che erano ebrei.
Quando salì il terzo Reich, compresero che non avrebbero avuto vita facile e dovevano prevenire i danni. Così iniziarono in sordina le pratiche per chiudere la banca, non perdere il loro denaro e la stabilità economica che avevano e serviva loro per mantenere le loro famiglie. Anche Edgar e Stefan si erano infatti sposati, come Rufus Zimmer, il cugino figlio di Gloria.
Meyer e Müller proposero di depositare il loro capitale nelle banche svizzere.
Ma i Keller e Zimmer decisero diversamente per se stessi poiché quel dicembre del trentacinque divennero tutti e tre genitori.
I Keller scambiarono la metà del loro credito in bene di valore, comprarono dei diamantini e dei lingotti d'oro di piccole dimensioni e partirono, lasciando le loro proprietà, per mettere in salvo le loro famiglie.
Lia la moglie di Eugene avrebbe voluto fermarsi, ma Eugene fu contrario, avevano una figlia giovane e bella, suo padre era ammalato e per evitare facessero loro del male dovevano allontanarsi dal centro Europa con i cugini il prima possibile.
Però si separarono lo stesso. Rufus Zimmer decise di allontanarsi molto di più, proprio per proteggere Gloria e i figli. Decise, finché era in tempo di andare in oriente con la sua famiglia. Partì quindi per il Giappone.
I tre fratelli Keller e le loro famiglie proseguirono così il loro viaggio, l'obbiettivo di Edgar era arrivare fino in Finlandia, per il momento luogo sicuro. Decisero di non viaggiare verso sud, da Monaco in Austria, poi Cecoslovacchia e Polonia, dove l'esercito tedesco era in opera. Andarono verso nord, viaggiando come dei fuorilegge, nei treni merce e di notte, per non farsi trovare. La Germania per loro era un campo minato e se li avessero trovati nessuno di loro sarebbe sopravvissuto.
Quando arrivarono in Danimarca esalarono un sospiro di sollievo, potevano rilassarsi. Tuttavia arrivati nella Kiel prima di salire sulla nave per Helsinki, Stefan si fermò.
Suo padre Herman si ammalò non reggendo un viaggio così lungo. Per cui Stefan decise di separarsi dai cugini per non rallentarli.
Edgar non lo supplicò, né si fece convincere a restare, voleva allontanarsi un po' di più dalla patria e partì.
Proseguirono il viaggio, da Copenaghen presero un traghetto che li portò in Svezia, poi da Stoccolma viaggiarono verso Helsinki dove si fermarono. Finalmente erano arrivati, Edgar col fratello Jakob e il cugino Eugene si assicurarono che i genitori stessero bene e al caldo, poi anche loro si rilassarono e riposarono,
Era sicuro Edgar che erano al sicuro e che le SS non sarebbero arrivati fin lì. A fare una vita umile, lavorando come contadini o spaccalegna.
Come si era sbagliato! Purtroppo iniziò la guerra e più nessuno fu al sicuro. Quando iniziò l'invasione della Gestapo, nel quarantatré, capirono che dovevano scappare di nuovo. Nella fuga Edgar ed Eugene decisero di separarsi ancora una volta, le barche che portavano alle navi erano piccole e dovevano assicurarsi di avere ognuno la propria famiglia unita. Così Edgar, con moglie e figlio, e Jakob salirono su una barca con la piccola Cora, allora quindicenne, trascinandosi dietro i genitori.
Stessa cosa fece Eugene, che prese i genitori e salì su una barca con la moglie e i gemell. Sicuri che avrebbero preso la prima nave disponibile entrambi, erano certi che non si sarebbero persi nonostante l'oscura notte.
Edgar e la sua famiglia salirono sulla prima nave che li accolse, senza chiedere la destinazione. Durante la traversata cercarono Eugene e gli altri, senza alcun successo, si arresero quando ebbero altre priorità, la mamma di Edgar durante quel viaggio interminabile si ammalò e venne a mancare. Fu il primo lutto che dovettero affrontare.. Dopo mesi attraccarono a Boston, Edgar era arrivato molto più lontano di ciò che voleva, pensò che fosse stato il destino se dall'Europa, cui non voleva separarsi, eea arrivato in un paese fiorente come quello. Erano partiti senza una destinazione per salvarsi la vita e da lì potevano iniziare una nuova vita.
La prima cosa di cui si assicurò, fu mandare un telegramma criptato al blasone di Shuber in Danimarca, per far sapere a Stefan che stava bene. Sperando che i baroni stessero nascondendo il caro cugino.
Con i soldi si erano portati dietro acquistarono il terreno dove fecero sorgere la loro casa. Sia Edgar che Tobias e Jadson trovarono lavoro in banche e altri istituti di credito. Conservarono tutti gli altri loro beni di valore nelle cassette di sicurezza e temerari ricostruirono il loro impero.
Qualche mese dopo, anche Stefan li raggiunse. Non c'era più sua moglie Ketty con lui, l'accompagnava la figlia dei baroni di Shuber, una giovane impavida che le aveva salvato la vita più volte . Sofia era stata vicino a Stefan, durante il lutto alla scomparsa di Ketty e successivamente, informandolo anche delle azioni della resistenza danese all'esercito tedesco. Fu lei a rivelargli delle operazioni di salvataggio degli ebrei da parte della resistenza e quando Stefan e sua sorella Susanna lasciarono la Danimarca, Sofia decise lo seguì in Svezia. Da lì Stefan prese subito una nave verso l'America, seguendo le notizie di Edgar si diresse verso il Massachusetts portando al cugino notizie di Eugene che senza volerlo aveva preso una nave che lo aveva portato in URSS (la Russia era ancora Unione Sovietica- NdA), attraccando a Leningrado, dove stava nascondendosi aiutato da una famiglia del posto stavano scappando verso la Siberia.
Stefan come previsto si mise di buona lena a lavorare con i cugini. Quando ebbe un po' di stabilità decise però di trasferirsi verso Lowel dove aprì un nuovo studio contabile che ebbe presto successo. Comprò del terreno, costruì la sua casa mentre Sofia si iscrisse alla facoltà di medicina in università, cosa non permessa invece alle donna in Europa. Divenne medico, mentre Stefan faceva crescere la sua attività. Si sposarono ed ebbero due gemelle , Louise e Mette.
Anche Edgard ebbe altri figli da far compagnia a Tobias, i gemelli Yael e Milo, infine la giovane Theresa.
Negli anni molte cose cambiarono, in America le donne potevano frequentare l'università. Cora conobbe ad Harvard l'uomo che sposò e con cui si trasferì in California. Jakob non si sposò mai, fece una vita molto riservata fino alla sua morte.
Viggo il figlio di Stefan si trasferirà a New York dove aprì una casa di produzione. Alice restò al fianco del padre e lo aiutò con le gemelle, che anche andarono all'università. Quando Louise conobbe Emanuel Nassea di Lussemburgo, la famiglia rientrò tutta in Europa.
"Facemmo all'epoca la prima riunione. Eugene dopo la guerra decise di restare in Russia dove aveva un piccolo impero finanziario, Abel Jacob infatti aveva sposato la figlia del loro salvatore, Igor Volkov trasferendosi a Ivangorod, città natale dei Volkov a Leningrado. Per queste vacanze di Pasqua quasi tutti arriveranno da Francia, all’Unione sovietica, per decidere delle proprietà dei nostri trisavoli." Finì di raccontare lo zio Stefan.
Fu una storia impressionare. Che mi colpì molto.