Il tram passa davanti ai grattacieli del centro e lascia i palazzi ottocenteschi di San Telmo e La Boca. L’architettura spagnola svetta con i suoi edifici possenti accanto ai quartieri vestiti di miseria. Attraversa Avenida de Mayo, transita lungo immense piazze su cui si affacciano i bar e le caffetterie più conosciute, e ancora grandi viali e verdi parchi con statue in ogni dove. Suárez scende davanti all’università che frequentava con Matilde. Gli sembra ancora di sentire cantare: “El pueblo unido jamas sera vencido,” sorride al pensiero di quei giorni di grande attivismo politico e ideologico ormai sommersi dalla polvere del tempo e dell’indifferenza. Si ricorda delle molte biciclette accatastate davanti a quell’edificio, dei corridoi trafficati e delle aule gremite. All’uscita c’era

