“Allora ascoltatemi e saprete la verità intiera.” “Ascolto.” “Le autorità mi avevano comunicato che un falsario sarebbe sceso al mio albergo con parecchi compagni, tutti travestiti da guardie o da moschettieri. Mi avevano descritto i vostri cavalli, i vostri lacché, le vostre persone.” “E poi? E poi?” insistette D’Artagnan che intuì da dove provenivano i connotati comunicati con tanta esattezza. “Le autorità mi mandarono anche sei uomini di rinforzo e io presi le misure più urgenti per non lasciarmi sfuggire questi presunti falsari.” “Ancora!” disse D’Artagnan, al quale questa parola, falsari, riscaldava terribilmente il sangue. “Scusatemi, monsignore, se dico simili cose, ma esse sono le sole che possano scusarmi. Le autorità mi avevano minacciato e voi sapete che un albergatore dev

