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Alfonsi sentiva le mani di Sofia che gli accarezzavano le spalle, la schiena.
Un sogno, forse sto sognando e ho paura di svegliarmi e non sentire più le sue mani.
Fu il suo pensiero mentre chiuse gli occhi. Sentiva continui brividi di piacere, fremeva ed era in evidente stato di eccitazione. Non voleva voltarsi e si lasciò cullare da quel sensazionale tocco, una soavità di emozioni. Era confuso, frastornato e forse anche ubriaco, ma non voleva resisterle, per cui si lasciò andare. La stanza era leggermente illuminata, Sofia aveva acceso una lampada e l’aveva coperta con un fazzoletto rosso che animò di quel colore l’intero ambiente. La sua mano scese sulla coscia dell’uomo, dopo un interminabile e leggero sfioramento, il tocco diventò più pressante, più vigoroso e insistente. D’istin
