CAPITOLO VII L'indomani fu per Emma una giornata tristissima. Tutto le sembrava avvolto da una nera atmosfera che galleggiasse confusamente sulla superficie delle cose e il dolore si ingolfava nella sua anima con fiochi ululati come fa il vento d'inverno in un castello abbandonato. Era il dolore causato dal fantasticare su qualcosa che sapeva di sicuro non sarebbe più tornato, dalla stanchezza che prende di fronte al fatto compiuto, quello stesso dolore che si può provare all'interruzione di ogni moto abituale, al brusco arresto di una vibrazione prolungata. Come al ritorno dalla Vaubyessard, quando le quadriglie le turbinavano nella mente, anche questa volta fu presa da una malinconia cupa, da una sorda disperazione. Léon aveva acquistato ai suoi occhi una nuova dimensione, era più bell

