Giuffredi allora gli parlò così: “Corrado, voi mi avete reso felice in molte cose e avete a lungo onorato mia madre: se si potesse fare ancora tutto quello che è veramente nelle vostre possibilità, io vi prego: completate la nostra felicità e la festa liberando anche mio fratello che Guasparrino Doria tiene in casa come servo e che lui, da corsaro, ha catturato insieme a me. Vi prego anche di inviare qualcuno in Sicilia per prendere informazioni attendibili sullo stato del paese e capire se mio padre Arrighetto è vivo o morto, e se è vivo in che condizioni si trova. Poi torni da noi a riferire”. Corrado apprezzò la richiesta di Giuffredi e inviò subito persone di fiducia a Genova e in Sicilia. L’inviato a Genova, trovato Guasparrino, con diplomazia lo pregò da parte di Corrado di liberare

