3° Gli anni pari e gli anni dispari

755 Words
3° gli anni pari e gli anni dispari «Vantaggio Rambaldi» scandisce la voce del giudice di sedia, mentre un coretto di gridolini femminili decora un tappeto di sciocchi applausi in sottofondo. Maicol Cammarata pensa che in questo preciso istante sarebbe potuto essere a Wimbledon, Londra, Regno Unito, a occuparsi del torneo di tennis più prestigioso al mondo, se solo non lo avessero spedito al mare a tampinare i vip in vacanza. Vip calciatori, nello specifico, impegnati in disfide a colpi di racchetta. Maledetti gli anni dispari, pensa Maicol Cammarata. Con un gesto un tantino plateale, il caporedattore della redazione calcio di OmniSport, Giulio Ondeggia, aveva afferrato il calendario da tavolo appoggiato sulla scrivania e glielo aveva sbattuto sotto il muso. Con il dito indice si era messo a martellare la data impressa sul primo di una dozzina di fogli tenuti assieme da una spirale metallica, incanalando tutta la rassegnata attenzione di Maicol su quelle quattro cifre. «Cerca di aiutarmi, per favore» l’aveva esortato il caporedattore. «È pari o dispari il numero stampato qui sopra?» Nell’impossibilità di negare l’evidenza aritmetica, Maicol aveva tradito un sospiro dimesso, arrendendo le spalle allo schienale della sedia su cui non voleva trovarsi, quella di fronte alla scrivania del suo capo. «È dispari» aveva detto Maicol. «Quindi ci sono i Mondiali questa estate?» aveva chiesto Giulio. «Non ci sono i Mondiali questa estate» aveva risposto Maicol. «Gioco per Rambaldi. Rambaldi conduce per cinque giochi a tre» annuncia la voce del giudice di sedia, mentre il coretto di gridolini si fa ancora più vivace e il tappeto di applausi sempre più sciocco. «Quindi ci sono gli Europei questa estate?» aveva chiesto Giulio. «Non ci sono gli Europei questa estate» aveva risposto Maicol. C’è però, come ogni fine giugno, il torneo di tennis riservato ai calciatori di Serie A organizzato dal Tennis Club Mare e Pineta di Milano Marittima, Ravenna, Italia. Appuntamento mondano strategicamente collocato dalle logiche di marketing in un periodo dai flussi turistici ancora fievoli, con lo scopo di attirare nella ridente località di villeggiatura cacciatori di autografi e cacciatrici di uomini. Così, invece di impancarsi sugli storici spalti del Centre Court all’All England Lawn Tennis and Croquet Club di Wimbledon, Londra, Regno Unito, Maicol è seduto su una tribunetta arrangiata, ricolma di ragazzine con il costume ancora umido sotto la T-shirt e uomini sudati nelle loro polo firmate. L’unico individuo degno di nota nei paraggi sembra essere una vistosa cinquantenne seduta due posti più in là, una signora sinuosa strizzata in un abito attillato a righe orizzontali bianche e nere, seminascosta da un cappello a falde larghe e occhialoni a specchio. «Gioco per Molteni. Rambaldi conduce per cinque giochi a quattro» comunica la voce del giudice di sedia, ricordando a tutti l’ininfluente punteggio. «E immagino che non ci siano nemmeno le Olimpiadi quest’anno» aveva continuato Giulio Ondeggia. «Che sfiga, eh?» aveva commentato Maicol, conscio del fatto che le estati degli anni pari sono una vera manna per un quotidiano sportivo. Negli anni pari, infatti, OmniSport faceva registrare dal 10% al 20% di tirature in più rispetto agli anni immediatamente precedenti. Con Mondiali, Europei e Olimpiadi in ballo non bisognava architettare niente di speciale per mantenere alte le vendite. Quella era invece l’estate di un anno dispari e non sarebbe successo niente di così goloso da far venire l’acquolina in bocca al lettore medio. I campionati mondiali di calcio si sarebbero disputati l’estate successiva e ciò che si poteva scrivere sui giocatori più in voga era solo la cronaca delle loro ferie. Per stuzzicare l’interesse del pubblico leggente, OmniSport aveva allora lanciato l’inserto dedicato alle vacanze degli sportivi, in cui i trafiletti più sfiziosi erano quelli corredati dalle foto delle cosiddette wags, wives and girlfriends: le mogli e le fidanzate dei calciatori famosi, in prevalenza modelle o starlette piuttosto a loro agio nel farsi ritrarre distese su spiagge locali o in beatitudine su isole tropicali, accessoriate di costumi da bagno ridottissimi, ma spesso e volentieri anche senza accessori. Ondeggia l’aveva convocato nel suo ufficio proprio per questo motivo: Maicol Cammarata, a dispetto di ogni sua aspirazione professionale, era stato incaricato di dirigere l’inserto Sport & Vacanze, altrimenti soprannominato dai colleghi Tette & Mignotte. «Gioco e partita Rambaldi» notifica infine il giudice di sedia dall’alto del suo scranno. «Rambaldi vince l’incontro per sei giochi a quattro.» Segue il coretto isterico di gridolini femminili. Segue il tappeto adulatorio di applausi sciocchi. In mezzo alla cagnara, la signora con il vestito a righe e il cappello largo si alza ad applaudire, mandando baci al vincitore. Intanto Rambaldi e Molteni si incontrano a metà campo, in prossimità della rete. Si stringono la mano sussurrandosi qualcosa. «Quest’anno è un anno pari o un anno dispari, Cammarata?» «È un anno dispari, capo.» «Allora lo sai come funziona, no?» «Come funziona, capo?» «Negli anni pari si parla di calcio. Negli anni dispari si parla di figa.»
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