Story By Sinclair Lewis
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Sinclair Lewis

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Arrowsmith
Updated at Jan 18, 2021, 23:35
Arrowsmith is a novel by American author Sinclair Lewis, first published in 1925. It won the 1926 Pulitzer Prize (which Lewis declined). Lewis was greatly assisted in its preparation by science writer Paul de Kruif, who received 25% of the royalties on sales, although Lewis was listed as the sole author. Arrowsmith is an early major novel dealing with the culture of science. It was written in the period after the reforms of medical education flowing from the Flexner Report on Medical Education in the United States and Canada: A Report to the Carnegie Foundation for the Advancement of Teaching, 1910, which had called on medical schools in the United States to adhere to mainstream science in their teaching and research. Harry Sinclair Lewis (February 7, 1885 – January 10, 1951) was an American writer and playwright. In 1930, he became the first writer from the United States (and the first from the Americas) to receive the Nobel Prize in Literature, which was awarded "for his vigorous and graphic art of description and his ability to create, with wit and humor, new types of characters." His works are known for their critical views of American capitalism and materialism between the wars. He is also respected for his strong characterizations of modern working women. H. L. Mencken wrote of him, "If there was ever a novelist among us with an authentic call to the trade ... it is this red-haired tornado from the Minnesota wilds."
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bc
Qui non può succedere
Updated at Apr 6, 2023, 01:10
Stati Uniti, 1936: Franklin Delano Roosevelt perde le elezioni per il secondo mandato, e al suo posto viene eletto Berzelius Windrip, uno sfrenato populista che in poche settimane trasforma il paese in una dittatura di stampo nazi-fascista.Doremus Jessup, vecchio giornalista del Vermont, vede la sua vita e ciò in cui credeva spazzato via, mentre tutti intorno a lui acclamano il nuovo condottiero.Man mano che i mesi passano, la speranza che il paese possa resistere alla tirannia svanisce, e quella che sembrava una dittatura da operetta si trasforma in un regime violento e dispotico.Scritto nel 1935, prima che il mondo conoscesse la Seconda Guerra Mondiale e scoprisse l’orrore dei lager, Qui non può succedere è un’agghiacciante distopia e un monito su ciò che sarebbe potuto accadere in America – e che è avvenuto in altre parti del mondo in quegli stessi anni.
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bc
Main Street
Updated at Apr 10, 2020, 07:38
Main Street is the book that first established Sinclair Lewis’s reputation as an important writer is both a satire and an affectionate portrait of Gopher Prairie, a typical American town, which was undoubtedly suggested by Sauk Centre, Minnesota, where Lewis was born. The heroine, Carol Kennicott, chafes at the dullness and sterility of her existence as the wife of the local doctor, and she tries unsuccessfully to make the townspeople conscious of culture and refinement. For a time, she leaves to lead her own life but eventually returns to make a kind of peace with Main Street.
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bc
La via principale - Volume secondo
Updated at Mar 30, 2020, 19:46
Non troverete Gopher Prairie nelle carte geografiche. Né la sua Main Street. Neppure se provate a cercarla con il satellite con Google earth. Ma è come se ci fosse. Perché la sua Main street, la sua Via Principale "è la continuazione di qualunque Via Principale di qualunque città (…). La Via Principale è l’apice della civiltà. Perché questa Ford potesse sostare davanti al magazzino Bon Ton, Annibale invase Roma ed Erasmo scrisse nei chiostri di Oxford." Quando apparve nelle librerie americane, La via principale suscitò grande scalpore; nessun romanzo prima di allora aveva osato mettere in discussione la bellezza della vita middle class provinciale americana, criticando l"ipocrisia che sta alle fondamenta della Cittadina. Gopher Prairie - cittadina immaginaria - si sente un po" Vienna un po" Parigi, si sente l"ombelico del mondo e l"erede naturale dell"Inghilterra Vittoriana, seppure è uno sputo di villaggio attraversato da una comunissima Via Principale. Architettura terrificante in un paesaggio desolato, un po" come quei piatti agglomerati che scorgi dal finestrino del treno mentre passi per la nebbiosa pianura padana. E proprio in queste piccole comunità rurali del midwest americano, dove gli immigrati erano scandinavi e tedeschi, Lewis snida l"insorgere di un temibile virus, il Virus del Villaggio, provincialismo mentale prima che geografico. In questo villaggio prova a combattere la sua personale battaglia la giovane Carol, cittadina dal brillante futuro che si trova a sposare un onesto dottore di campagna. Carol non si arrende al virus, non si accontenta di qualche gossip, o di entrare nel club delle pettegole giocatrici di bridge, non si accontenta del solito refrain da provinciali incalliti conservatori; vuole dibattere, vuole cambiare, vuole costruire. E intorno a Carol sfilano perfide bacchettone come la vedova Bogart o zia Bessie, la "rivoluzionaria superficiale" Juanita Haydock - effervescente, irriverente; ma alla fine crudele come le altre se non di più - e la "rivoluzionaria parziale" Vida Sherwin, maestra del villaggio con istinti riformatori ma che non osa mai più di tanto. Carol è decisamente sola contro Gopher Prairie, e scoprirà che nella vita ciò che conta non è vincere, ma continuare a combattere. Romanzo che fa pensare, una lettura che sa appassionare.
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bc
La via principale - volume primo
Updated at Mar 30, 2020, 19:46
Non troverete Gopher Prairie nelle carte geografiche. Né la sua Main Street. Neppure se provate a cercarla con il satellite con Google earth. Ma è come se ci fosse. Perché la sua Main street, la sua Via Principale "è la continuazione di qualunque Via Principale di qualunque città (…). La Via Principale è l’apice della civiltà. Perché questa Ford potesse sostare davanti al magazzino Bon Ton, Annibale invase Roma ed Erasmo scrisse nei chiostri di Oxford." Quando apparve nelle librerie americane, La via principale suscitò grande scalpore; nessun romanzo prima di allora aveva osato mettere in discussione la bellezza della vita middle class provinciale americana, criticando l"ipocrisia che sta alle fondamenta della Cittadina. Gopher Prairie - cittadina immaginaria - si sente un po" Vienna un po" Parigi, si sente l"ombelico del mondo e l"erede naturale dell"Inghilterra Vittoriana, seppure è uno sputo di villaggio attraversato da una comunissima Via Principale. Architettura terrificante in un paesaggio desolato, un po" come quei piatti agglomerati che scorgi dal finestrino del treno mentre passi per la nebbiosa pianura padana. E proprio in queste piccole comunità rurali del midwest americano, dove gli immigrati erano scandinavi e tedeschi, Lewis snida l"insorgere di un temibile virus, il Virus del Villaggio, provincialismo mentale prima che geografico. In questo villaggio prova a combattere la sua personale battaglia la giovane Carol, cittadina dal brillante futuro che si trova a sposare un onesto dottore di campagna. Carol non si arrende al virus, non si accontenta di qualche gossip, o di entrare nel club delle pettegole giocatrici di bridge, non si accontenta del solito refrain da provinciali incalliti conservatori; vuole dibattere, vuole cambiare, vuole costruire. E intorno a Carol sfilano perfide bacchettone come la vedova Bogart o zia Bessie, la "rivoluzionaria superficiale" Juanita Haydock - effervescente, irriverente; ma alla fine crudele come le altre se non di più - e la "rivoluzionaria parziale" Vida Sherwin, maestra del villaggio con istinti riformatori ma che non osa mai più di tanto. Carol è decisamente sola contro Gopher Prairie, e scoprirà che nella vita ciò che conta non è vincere, ma continuare a combattere. Romanzo che fa pensare, una lettura che sa appassionare.
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