IVIl giorno dopo le none di dicembre
Studio Rosso. Villa Imperiale, Baia.
Ottavia Imperatrice a Lucio Anneo Seneca ad Anzio.
Amico mio, non mi resta più tempo per la dignità: sono disperata. Vi è nulla che io possa fare? Ero così orgogliosa, all’inizio, dell’amore del popolo, che mi acclama per strada. Come se, per la prima volta nella mia vita, vi fosse qualcuno a difendermi. Qualcuno cui la mia sorte interessa…
Guardavo a esso come alla sola speranza che mi fosse rimasta. Lo vedo ora di colpo con occhi nuovi. Mi ha fatto giungere un biglietto Silia, ed era chiaro che vi fosse la mano di Petronio. Mi domandava se non avevo modo di porre un freno a queste bande di miei supposti sostenitori che vanno in giro a recare ghirlande sulle mie statue mentre, a quanto pare, quella di Poppea, ap
