Capitolo 4

2034 Words
Ho controllato di nuovo il mio riflesso nello specchio prima di uscire dalla mia stanza. Ho appena ricevuto un messaggio da Bea che mi sta venendo a prendere. Andavamo al lago oggi. Era un piano dell'ultimo minuto ma ho accettato poiché non avevo niente da fare. Inoltre, mi mancava andare al lago che una volta era il mio rifugio dal mondo dei licantropi. "Oggi esci?" chiese mia madre quando scesi le scale con una borsa sulla spalla. Le ho fatto cenno con la testa, "Sì, mamma", ho sorriso, "Con Justin e Bea. Ti ricordi di loro, vero?" ho chiesto, mettendo la borsa sul tavolo prima di prepararmi un french toast per iniziare la mia giornata. "Come potrei dimenticarli?" chiese mia madre, "Hai detto che erano gli unici che volevano essere tuoi amici durante i tuoi giorni di scuola" sospirò, "Non sapevo che eri ancora in contatto con loro." "Non ero in contatto con loro. Mi è capitato di imbattermi in loro in un bar qui" scossi la testa, mettendo i miei toast su un piatto prima di sedermi al tavolo, "È stato imbarazzante, mamma. Non riuscivo a riconoscere Bea per un attimo e mi sento uno stupida per questo" dissi, guadagnando una risatina da parte di mia madre, "Non è divertente!" Lo sguardo di mia madre brillava di divertimento, "Sì, lo è" sorrise, "Ma sono contenta che i tuoi amici siano ancora qui. Almeno non passerai un intero mese rinchiusa nella tua stanza" continuò mentre mangiavo il mio toast croccante. Le lanciai uno sguardo, "Non sono una reclusa, mamma. Sì, lo ero in una volta ma non più" scossi la testa e proprio in quel momento, entrò in cucina mia unica sorella e prese una barretta di cereali senza dire una parola, prima di allontanarsi come se io e mia madre non fossimo lì. Capisco che non sono la sua persona preferita al mondo, ma pensavo che almeno avrebbe salutato mia madre per riconoscimento! Quanto può essere maleducata? "Oh Mera, dove vai?" chiese mia madre quando vide Mera dirigersi dritta alla porta d'ingresso. Mera non ci fece neanche un cenno, "Fuori" borbottò prima di aprire la porta e uscire. Ebbe persino il coraggio di sbattere la porta con forza. Il volto di mia madre si fece triste per il comportamento della sua primogenita, "È sempre così?" chiesi, facendo chiarezza in gola. Mia madre mi guardò, cercando di mostrare un'espressione impassibile, "Così come?" chiese, cercando di sembrare indifferente. Rollai gli occhi verso di lei, "Maleducata" brontolai, "Voglio dire, avrebbe potuto rispondere in modo migliore". Mia madre sorrise, "A che ora tornerai?" chiese, cambiando argomento. "Probabilmente per cena. Andiamo al bar più tardi per pranzo" le risposi, finendo l'ultimo pezzo di toast, "Probabilmente sono loro" aggiunsi quando sentii il clacson dell'auto nel nostro vialetto. Corsi subito verso il lavello e lavai il mio piatto. Baciarono mia madre sulla guancia, "Ci vediamo più tardi, mamma" le dissi prima di prendere la mia borsa e uscire di corsa da casa. Bea mi salutò dalla macchina mentre mi avvicinavo a lei. Le risposi con un saluto e andai a sedermi sul sedile posteriore mentre Justin occupava il sedile del passeggero. Il viaggio al lago è stato divertente. Abbiamo ascoltato quelle canzoni di successo che un tempo amavamo e ci siamo divertiti. Sorridevo così tanto che le mie guance cominciarono a farmi male quando siamo arrivati alla foresta. Non riuscivo a credere a quanto bene mi stesse rientrando in sintonia con loro dopo così tanti anni. Dovevamo continuare il resto del percorso a piedi perché non c'era ancora una strada per il lago. Ho chiesto ai miei amici perché questo posto non fosse sviluppato come il resto della città e la risposta di Justin mi ha destabilizzata. "Questo posto è un'area riservata per ora, ma speriamo che vada tutto bene", disse, "A nessuno è permesso venire qui, ma io e Bea ci infiliamo di tanto in tanto" scrollò le spalle come se non fosse un grosso problema. "Cosa intendi?" lo guardai a occhi spalancati, "Non finiremo nei guai o qualcosa del genere per questo?" chiesi, guardando Bea meravigliata ma lei si limitò a scrollare le spalle. Rise quando le lanciò uno sguardo sprezzante, "Se teniamo tutto discreto, nessuno saprà che siamo stati qui" sorrideva. Per un momento ci rifletti e sentii un'ondata di eccitazione dentro di me, "Fantastico. Ora sento l'adrenalina salire al pensiero di essere colti sul fatto" sospirai, deviando lo sguardo per guardarmi intorno alla foresta, "Comunque perché è riservato?" Mentre non guardavo dove mettevo i piedi, persi l'equilibrio e stavo per cadere in faccia, ma Justin mi afferrò al volo e mi stabilizzò. Le mie guance arrossirono per l'imbarazzo mentre ringraziavo sottovoce. Si chinò su di me e sentii il mio cuore perdere un battito. Questo giovane era il mio amore segreto di tutti quegli anni, cavolo. Pensavo di essere passata oltre, ma non lo ero. "Ci sono stati alcuni episodi di annegamento" mi spiegò Justin, "L'Alfa Noah non voleva mettere a rischio la sicurezza dei giovani, poiché questo posto era un luogo popolare tra i ragazzi della scuola di un tempo", continuò, "Dato che siamo bravi a nuotare, questo non sarebbe un problema per noi". I miei occhi si spalancarono di nuovo, "Aspetta! Non pensavo che oggi saremmo andati a nuotare" quasi urlai. Bea mi guardò incredula, "Pensavi che fossimo venuti fin qui nel profondo della foresta per il lago per non fare un tuffo? Assolutamente no!" scosse la testa. "Non ho portato un cambio di vestiti" sospirai. "Allora cosa c'è nella tua borsa?" chiese lei. Toccò a me alzare le spalle con noncuranza: "Patatine e cioccolatini. Pensavo che avremmo semplicemente passato del tempo al lago" dissi, "Ah, ora devo sedermi sulla riva e guardare voi divertirvi" brontolai, non nascondendo la delusione che provavo. "Beh, peccato per te" Justin scosse la testa, "Ci bagniamo, che tu abbia un cambio di vestiti o meno" "Siamo arrivati!" disse Bea entusiasta prima che io potessi rispondere a Justin. Mi guardai in avanti e sentii un piccolo sorriso sollevarsi agli angoli delle mie labbra. Questo posto sembrava esattamente lo stesso da quando ci sono stata l'ultima volta, "Wow, è uguale come prima" sospirai. "È un lago, Cora" mi ricordò Bea, "Cosa ti aspettavi? Che crescesse?" scherzò, slacciandosi la borsa che indossava e posandola a terra, "Dai, entriamo in acqua" mi prese per mano per trascinarmi verso il lago. Ridi, "Almeno lasciami mettere via la mia borsa" ridacchiai, slacciando anche la mia borsa. Tutti e tre ci dirigemmo verso la riva del lago. Mi sedetti lentamente a terra e immersi le gambe nell'acqua: "Oh, l'acqua è così fredda" sussultai, rabbrividendo. "Sì" Bea annuì, "È bello però, dai" Senza preavviso, si buttò in acqua, trascinandomi con sé. Emisi un piccolo grido quando sentii l'acqua tirarmi giù, ma mosso le gambe sotto di me per rimanere in superficie. Justin saltò dopo, schizzando l'acqua su di me e Bea. Ridi, sentendo l'infanzia dentro di me riemergere. Giocammo in acqua, schizzandoci a vicenda, "Sì, è bello" concordai, sospirando di piacere quando il sole toccò il mio viso, "Il sole fa tanto bene mentre nuotiamo" dissi. "Te l'avevo detto che sarebbe stato divertente" sorrise Bea. "L'unico problema è che devo camminare per la foresta completamente bagnata quando usciamo dall'acqua", dissi, "Mi tremeranno le gambe come foglie più tardi" Justin rise, "Non importa. Non è che non l'abbiamo mai fatto" disse ed era vero. Ricordo di essermi già aggirata per la foresta alcune volte così dopo qualche nuotata improvvisata. "Sì, me lo ricordo" sorrisi ma Bea e Justin si fecero subito fermi, i loro occhi si spostarono nella stessa direzione, "Cosa c'è che non va?" chiesi loro ma loro mi fecero segno di stare zitta. Preoccupazione mi assalì immediatamente. C'era qualcosa che non andava e i loro lupi lo sentivano. Ne ero sicura. Bea e Justin scambiarono uno sguardo, probabilmente comunicando tramite il loro legame mentale, "Siamo nei guai oggi" sussurrò Bea con un'occhiataccia verso di me. "Perché? Cosa c'è che non va?" chiesi sussurrando. "Non dovresti essere qui" sentii una voce maschile profonda e familiare dire e girai la testa verso l'Alfa Noah che apparve nella nostra vista. Il mio stomaco si contorse alla sua vista. Di tutte le persone che avrebbero potuto beccarci sul fatto, doveva essere l'Alfa. Dietro di me, sentii la preoccupazione di Bea mentre si rivolgeva all'Alfa. "Alfa Noah", disse con una voce flebile. Il viso dell'Alfa era duro. Il sorriso amichevole che mi ha dato ieri si è completamente scomparso dal suo volto mentre fulminava noi tre con lo sguardo, "Cosa state aspettando?" ci chiese con un tono sgradevole, "Uscite subito dall'acqua" comandò. Noi tre nuotammo rapidamente verso la riva e ci affrettammo a metterci in piedi sulla terra, lasciando cadere l'acqua per terra. "Alfa, chiediamo scusa" iniziò Justin ma l'Alfa scosse la testa. "Lo ascolterò quando sarete tutti asciutti" brontolò l'Alfa, "Cambiati prima i vestiti. L'ultima cosa che vogliamo è che tre persone rischino la vita per ipotermia" Ci scambiammo tutti uno sguardo, "Capito, Alfa" dissero Justin e Bea prima di fare tranquillamente il loro modo per prendere le loro borse. Si diressero dietro gli alberi per cambiarsi mentre io rimasi lì da sola con l'Alfa. Ancora completamente bagnata. "Devo ripetermelo?" l'Alfa chiese quando non feci nulla per prendere la mia borsa. Cosa importava? Non è che avessi vestiti con me. Stava ancora aspettando la mia risposta, quindi presi una profonda boccata d'aria prima di parlare, "Io - ehm... non ho portato vestiti con me" ammisi. Proprio in quel momento, il vento soffiò proprio sul mio viso e rabbrividii in risposta. Che freddo! L'Alfa mi guardò per un momento e scosse la testa. Non mi ero accorta che aveva una borsa fino a quando non se l'è tolta dai suoi spalle e ne ha estratto una maglietta e un paio di pantaloncini. Me li porse senza parole. "Grazie, Alfa", gli dissi mentre li accettavo. Potevo sentire i suoi occhi su di me mentre mi dirigevi verso uno degli alberi più grossi lì, in modo che potessi nascondermi nel miglior modo possibile mentre mi cambiavo. Svelto i vestiti bagnati e ho messo la maglietta sulla testa. Era abbastanza grande per me ma gliene sono stata grata. I pantaloncini, d'altra parte, mi scendevano sempre dai fianchi. Ho dovuto risollevarli ogni pochi secondi per assicurarmi che non cadesse. Ho raccolto i miei vestiti bagnati e sono andata a prendere la mia borsa per poterli infilare dentro. "Alfa, è tutta colpa nostra. Cora non c'entra niente" sentii Justin spiegare all'Alfa mentre mi avvicinavo nuovamente all'Alfa. Justin e Bea stavano in piedi di fronte all'Alfa con le teste abbassate per la vergogna, "Siamo stati noi a portarla qui" "Pensi che non me ne sia accorto?" l'Alfa sbuffò contro i due di loro, "Cosa state pensando? Ho vietato a chiunque di venire qui per una ragione!" Gli occhi di Alfa Noah sono tornati su di me mentre mi sono unita ad Justin e Bea. Poi sono scesi e ho pensato di averli visti scurirsi alla vista di me con i suoi vestiti addosso. Saranno i suoi vestiti preferiti? Mi sono promessa mentalmente di lavarli correttamente e ridarli a lui più tardi. "Ne siamo consapevoli, Alfa", disse Justin. "Eppure mi avete disobbedito" ringhiò l'Alfa Noah frustrato, "Poi avete messo in pericolo un'altra vita" aggiunse e sentii di nuovo i suoi occhi su di me. Ho alzato lo sguardo per incontrare i suoi occhi argentati, "Venivamo qui quando eravamo più piccoli, Alfa" mi sono fatta avanti. Sentivo che avrei dovuto dire qualcosa per salvare i miei amici anche se è stata loro l'idea di venire qui in primo luogo, "Pensavamo che sarebbe stato divertente venire qui per ricordare quei giorni" "In ogni modo non è sicuro qui" ha detto l'Alfa e non sapevo se ero solo io o se Bea e Justin avessero notato il cambiamento nel tono dell'Alfa mentre parlava con me. Mi sembrava più gentile, "Voi tre avreste potuto annegare" Non sapevo cosa rispondere a quel punto, quindi ho abbassato la testa anche io, "Usciamo da qui prima. Possiamo discutere il resto nella casa del branco" ho sentito dire Alfa Noah, "Incontro voi tre a casa mia e dovete essere preparati per quello che sta arrivando"
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