III Fine dello scudo tramutato in foglia seccaQuando l’Esmeralda rientrò nella sala delle udienze, pallida e zoppicante, fu accolta da un mormorio generale di piacere. Da parte dell’uditorio, si trattava di quel sentimento di impazienza soddisfatta che si prova a teatro al termine dell’ultimo intervallo della commedia, quando il sipario si alza per dar inizio all’ultimo atto. Da parte dei giudici era la speranza di andare a cena al più presto. Anche la capretta belò di gioia. Fece per correre verso la sua padrona, ma era stata legata al banco. Intanto era scesa la notte. Le candele, il cui numero non era stato aumentato, mandavano così poca luce che non si vedevano neanche i muri della sala. Le tenebre avviluppavano tutto come in una specie di nebbia. Alcune facce apatiche di giudici spi

