29. Guido si tuffa di nuovo nei vicoli, ci diamo appuntamento in serata a casa di Bruno. Mi dirigo nel luogo dell’appuntamento concordato con Valdata, faccio il giro largo e mi accerto che il mio amico con il casco nero non mi stia seguendo. Valdata mi aspetta a Brignole, nei giardini di fronte alla stazione. Quando arrivo ha ancora il fiatone e suppongo se la sia fatta di corsa dalla Questura. Mi sorride e sfodera come al solito la dentatura disordinata. “Non ho molto tempo, dottor De Foresta. In ufficio ho detto che andavo a prendere un caffè”. Io tiro fuori il fazzoletto e glielo consegno. “Ho bisogno di scoprire a chi appartengono le impronte su questo oggetto. E il tempo è poco”. Lui fissa il pacchettino e se lo infila in tasca. “Cercherò di far muovere quelli della Scientifica.

