II.

1515 Words

II.Quel pomeriggio Cécile corse su per la salita a cuor leggero. Ella era sempre contenta di avere un motivo per andare al Chateau; spesso s’infilava nel cortile soltanto per vedere chi fosse di guardia. Il suo piccolo amico Giorgio, il tamburino, era al suo posto sui gradini davanti al portone, e nel vedere Cécile, trasse le bacchette dalla tasca dei pantaloni, ed eseguì un rapido mulinello nell’aria sul tamburo, senza far rumore. Cécile rise, e il ragazzo fece una smorfia: era uno scherzo vecchio, ma essi lo trovavano sempre divertente. Giorgio stava là per annunciare l’arrivo degli ufficiali superiori e di ogni persona di grado con un rullar di tamburo. Lo strepito del tamburo risonava meravigliosamente nel cortile vuoto, e poteva essere udito anche dalla bottega dello speziale, giù per

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