22.Il mattino seguente, alle nove meno cinque, mi presento sul luogo dell’appuntamento in piazza Dante.
Ho alle spalle quello che noi genovesi chiamiamo quasi con orgoglio “Il Grattacielo”: eponimo roboante per un edificio poco più alto della media. Costruito alla fine degli anni sessanta quando a Genova si è pensato di chiudere la ferita ancora pulsante e infetta di via Madre di Dio, la strada devastata e straziata durante il bombardamento navale degli Inglesi nel quarantatré. Una delle vie più antiche e suggestive della città, nei ricordi degli anziani. Brulicava di vita, panni stesi al sole, odorava di quel buon profumo che emana dalle poche cantine ancora presenti nel centro storico; vino a fermentare e olio di oliva. Poi, il progresso ed il cemento hanno coperto tutto, i lutti e le m
