{Primavere: Elle14, Mike 27, Logan 25, James 20, Damiano 23}.
🌝 8 Dicembre 2022, giovedì.
Luna piena nella costellazione del Toro, in congiunzione con Marte.
La luna appare molto luminosa grazie a questo.
Ore 21.
{MIKE}
Ero sul divano assieme ad Elara, a guardare lo spin off del "Il Trono di Spade - House of Dragon", che parlava della dinastia Targaryen, un racconto che era un gran mappazzone di draghi, battaglie ed intrighi di palazzo.
A furia di guardarlo, avevamo imparato qualche parola della lingua in questione, l'antico Valyriano.
Elle mostrava una bravura nell'imparare qualunque lingua e nonostante in casa parlassimo tutti inglese, lei si destreggiava benissimo a parlare in italiano con mio fratello, lingua che io non capivo per niente e in spagnolo co
n mia madre.
Probabilmente era un dono del suo lato angelico.
Ero steso con le gambe sulla penisola del divano, con la schiena sostenuta da alcuni cuscini.
Avevo le gambe aperte e piegate con i piedi sulla stoffa del divano
Elle era accoccolata tra di queste, sul fianco sinistro, usando il mio petto come cuscino e guardava attentamente la puntata, giocherellando di tanto in tanto con le dita della mia mano sinistra, che teneva tra le sue mani.
Con la mano destra passavo le dita tra i lunghi capelli di lei, in maniera lenta, facendoli scorrere tra le dita: nonostante ne avesse tantissimi e fossero spesso acconciati in onde o boccoli, non trovavo mai un nodo che interrompesse il mio movimento che mi rilassava al punto da farmi quasi venire sonno.
Il mio tocco non interrompeva l'interesse di lei per questo telefilm dove la protagonista, una biondina adolescente aveva una cotta per lo zio trentenne.
Ogni riferimento a fatti e persone era OVVIAMENTE casuale.
Questo telefilm oltre a Twilight, Dirty Dancing, Pretty Woman e Bridgetown erano ormai all'ordine del giorno in casa: drammi, amori impossibili e simili insomma.
Logan fece la sua comparsa nel salone e tossí, per interrompere con gentilezza quel momento "nostro".
Mi voltai verso di lui roteando la testa verso destra, restando con una ciocca di capelli di Elle sospesa tra le dita.
"Capo. Piccola Daisy."
Ci salutò.
"È ora, Capo."
Mi disse poi, allungandosi poi verso la cucina per prendere due birre dal frigo.
"Non chiamarmi così."
Gli dissi guardando la capoccetta bionda davanti ai miei occhi, preparandomi alla devastazioni che stava per avvenire.
Lui rise non convinto.
"Ok, Capo!"
Sospirai scuotendo la testa.
Anche James ci raggiunse e ci salutò con un sorriso, che Elara ricambiò.
Logan passò una birra a James e poi mi guardò, per passarmi la birra non appena mi fossi alzato.
Più facile a dirsi che a farsi.
Mi mossi e mi ritrovai puntati addosso due occhioni.
"Dove stai andando?"
Mi chiese in Valyriano.
Sorrisi, stava escludendo tutti dalla nostra conversazione dato che nessuno la parlava al punto da poter fare una discorso completo.
"Vado in un posto dove tu non puoi venire!"
Le risposi spostandola un po' da me per potermi alzare ma lei si bloccò.
Le baciai la fronte e la spostai nuovamente, di peso, alzando una gamba sulla sua testa per districarmi da lei e potermi così alzare.
Logan mi passò la birra e si sedette sul divano al mio posto.
"Perché non posso?"
Chiese incrociando le braccia al petto, infastidita.
Logan mi guardò e poi guardò lei.
"Non sto minimamente capendo che state dicendo."
Disse riferendosi al fatto che stavamo continuando a parlare in Valyriano.
Feci un sorso di birra e guardai James, che cercava di capire se saremmo mai riusciti ad uscire.
"Perché non posso venire?"
Continuò Elle, seguendomi fino al bagno.
"Perché non hai quindici primavere!"
Le risposi posando la birra sul mobile del bagno.
"Le avrò il mese prossimo!"
protestò lei.
Sfilai la maglia che indossavo e la guardai.
"Posso avere un minimo di privacy?"
Le chiesi divertito.
"Mi posso lavare da solo? Avanti non ti sto abbandonando!"
Le dissi cercando di sdrammatizzare.
"Mi lasci da sola!"
Mi disse battendo a terra un piedino in segno di protesta.
Sorrisi respirando dal naso, a bocca chiusa per non farmi sgamare, standole di spalle per non farmi vedere e presi lo spazzolino da denti.
"Ti lascio finire la mia birra, se ti togli dal viso quell'espressione strappalacrime. Ci stai?"
Le dissi giocandomi una carta.
"E comunque ti lascio con Logan, non da sola. Non ti lascio con James, ma con lui.
"Avanti... una sera soltanto... mollami."
Le dissi sospirando.
Iniziai a lavare i denti mentre guardando lei dallo specchio, che mi guardava malissimo.
Erano mesi che non uscivo, che non andavo alla Rupe ed ero comunque un giovane Lupo con istinti giovanili ed ogni tanto, avevo l'esigenza di uscire e comportarmi come una normale persona, senza avere pensieri per la testa.
Solitamente mi faceva delle storie, ma l'idea di stare con Logan che le avrebbe concesso di andare a letto ad un'ora più tarda, le piaceva.
Ma non questa volta.
Mi guardava, mi fissava e mi studiava.
Sciacquai i denti, sciacquai il viso e lo asciugai, ritrovandomi sempre quello sguardo torvo addosso.
Presi il mio profumo, Bold di David Beckham e lo spruzzai sul polso sinistro.
Strofinai il polso dietro la nuca, dietro le orecchie e sotto la gola.
Spruzzai nuovamente il profumo sui miei addominali scolpiti e la guardai.
"Dì!"
Le dissi.
"Vai alla Rupe?"
Mi chiese senza giri di parole.
Questo lato secco e crudo lo aveva assimilato da Logan.
"Devi profumare l'intera Rupe? Stai svuotando la boccetta!"
Mi disse fra i denti.
La guardai negli occhi attraverso lo specchio.
"Si, vado alla Rupe. Ora che lo sai, stai meglio?"
Le chiesi sfinito, prendendo il pettine per sistemare i capelli, che andavano un po' ovunque ai lati del viso e li tirai indietro.
"La smetti?"
Le dissi ridacchiando, più si innervosiva e più mi veniva da ridere e maggiormente la vedevo alterarsi.
Afferrò con una mano la mia birra e la guardò, roteando gli occhi.
Questo movimento l'aveva imparato da me.
"Dì".
Le dissi cercando di non ridere, mentre indossai l'orologio.
"È analcolica!"
Protestò lei posando la bottiglia sul mobile.
Risi di gusto, acciuffandola mentre lei si divincolava lamentandosi, arruffata come un gatto che soffia infastidito.
La strinsi con la schiena contro il mio petto e la guardai dallo specchio.
Lei ricambiò lo sguardo.
Tenendola in un cerchio formato dal mio braccio destro, presi la boccetta del mio profumo con la mano sinistra.
Feci scivolare la mano destra dalla sua spalla alla mano e le voltai il polso.
Spruzzai un po' del mio profumo proprio lì, sulla pelle sottile.
Lei mi guardò, seria.
"Prima che si dissolverà, sarò tornato.
Sto fuori solo una notte, Elle.
Dammi tregua.
Una sola notte e ti lascio con Logan, non con un estraneo.
Non esco da mesi, ho voglia di passare una serata con i miei amici. Cose tra ragazzi, passerai una bella serata, Logan ti farà andare a letto anche più tardi del solito vedrai."
Si placò... per cinque minuti.