3. Igor non si sentiva molto stabile, in sella. Non era mai salito su un cavallo in vita sua. L’aveva spiegato ad Alba, ma lei si era limitata a ridere e a scuotere i meravigliosi capelli dorati. Così ora si trovava su un cavallo gigantesco sul quale non aveva controllo o quasi. Per fortuna sembrava che quella stupida bestia non fosse poi così stupida, e seguiva docilmente il cavallo di Alba, che era davanti. «Manca ancora molto?» chiese, un po’ querulo. Alba si voltò e sorrise. «Ancora una decina di minuti» lo rassicurò. Come aveva fatto a farsi convincere, poi... Ma, naturalmente, quello non era un mistero. Anche se la conosceva solo da dieci giorni, non c’era praticamente niente che non avrebbe fatto, per rendere felice Alba. Così, quando lei gli aveva chiesto di accompagnarla a

