CAPITOLO 3 "EGO"

668 Words
A te che sorridi sempre. Io ho capito che nascondi qualcosa dentro quegli occhi color oceano, perché sorridi con le labbra,ma gli occhi sono spenti. Dopo aver ripulito la casa da cima a fondo,Alice era finalmente pronta per la prima lezione del corso di psicologia. Era martedì e sappiamo bene che questo giorno non sta simpatico a tante persone. Così Alice si era preparata una buonissima cioccolata calda e si stava preparando. aveva mormorato davanti all'armadio mentre stava provando due maglioni da almeno dieci minuti. Si era data appuntamento con Filippo davanti al liceo,così poi da entrare insieme e andare al corso. aveva lasciato questo messaggio in segreteria a sua madre per poi uscire svelta di casa. Alice era così timida che anche solo dare questo appuntamento a Filippo le era sembrato una cosa impossibile. Dopo dieci minuti di camminata era arrivata e ovviamente lui no. aveva detto Filippo non appena era giunto sul luogo d'incontro. Alice aveva sorriso come una bambina e si erano avviati all'interno dell'edificio. Dopo pochi minuti la bidella era entrata in classe per avvertire che il professore avrebbe tardato di venti minuti e che quindi, dovevano restare calmi ed in silenzio. aveva detto Filippo attirando l'attenzione della giovane. Dopo aver preso un pezzo di carta, lui  aveva iniziato a scrivere una domanda per la giovane. Tu sei di Monza centro? La giovane aveva sorriso alla vista di quella domanda. Nessuno le parlava mai e questa, seppur fosse  una domanda priva di ogni emozione, l'aveva fatta sorridere. Sì,abito vicino al bar "I girasoli" Filippo aveva sorriso a sua volta,passando nuovamente il foglio alla giovane. Se posso permettermi.... perché porti le piume all'orecchio? Filippo dopo aver letto la domanda,si era guardato intorno per poi passare un orecchino alla giovane con la risposta. Non lo so.... sinceramente le indosso da così tanto tempo che sono come una seconda pelle ,non posso stare senza. Alice aveva accarezzato con cura quelle piume rosa confetto che il ragazzo le aveva passato insieme alla risposta. Filippo aveva ripreso a scrivere una domanda per la giovane. Dobbiamo ancora continuare a scrivere o possiamo parlare come il resto delle persone qui dentro? A quella domanda Alice si era sentita strana. Doveva abbattere quel muro di timidezza che la circondava e cercare di sembrare sicura di sé stessa. Così aveva deciso di tenere per sé quel foglietto e si era girata lentamente ,osservando il ragazzo mentre cercava di fare un aereoplanino di carta. aveva risposto lui, lanciando in aria l'aereoplanino. si era scusata , sentendo immediatamente dentro sé ,quella sensazione orribile del sentirsi inadeguata. aveva risposto la castana, mentre Filippo era intendo a scrivere sul banco. aveva risposto lui ,facendola arrossire. aveva chiesto Filippo e la giovane si era sentita come toccata da quelle parole. Lei aveva negato scuotendo la testa. aveva subito cercato di aggiustare il disagio creato. aveva detto Alice sinceramente. Filippo l'aveva osservata per tutto il corso ,senza prestare attenzione a ciò che il professore stava dicendo. No ,non c'era niente di strano in tutto ciò ,ma Filippo trovava qualcosa di estremamente particolare in quella ragazza dai capelli scuri. le aveva detto lei infastidita  e lui, si era messo a ridere talmente forte ,da farsi sbattere fuori dalla classe. Quando il corso era finito, Filippo era ancora fuori dall'aula ed Alice lo aveva raggiunto con un quaderno pieno zeppo di appunti. l'aveva pregata e dopo molteplici negazioni ,Alice aveva accettato.
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